Tante le manifestazioni per la Liberazione a partire da questa mattina all’Aquila e nelle sue frazioni, con le deposizioni delle corone ai caduti, incontri, dibattiti e spettacoli teatrali che si tengono da diversi giorni, per una settimana all’insegna della memoria, nel ricordo di quel lontano dolore e del dramma di tante famiglie che 70 anni fa hanno visto partire e mai più tornare tanti giovani in guerra.
Le tappe aquilane di una Liberazione raffreddata dalla neve sono state alle 9,30 a piazza IX Martiri con l’omaggio ai Nove Martiri, i giovinetti uccisi dai nazifascisti; poco dopo nella frazione di Filetto, dove i soldati dell’esercito tedesco il 7 giugno del 1944 uccisero per rappresaglia 17 persone.
Omaggio anche ai caduti della patria alla villa comunale dell’Aquila, con l’alzabandiera seguito dall’inno nazionale e dalla consegna delle medaglie della liberazione agli insigniti. Assume un significato particolare l’omaggio ai caduti di Onna, la frazione che ha pagato il tributo più alto al terremoto del 2009 dove proprio la tragedia del sisma ha offerto un appuntamento importante con la storia: la riappacificazione tra la Germania e la comunità onnese, come spiega il consigliere comunale Tonino De Paulis.
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