E’ emergenza messa in sicurezza e occupazione sulle autostrade A 24 e A25 tra il Lazio e l’Abruzzo, a rischio lavori su viadotti per via delle scosse di terremoto che si susseguono.
Scosse che partono dal terremoto dell’Aquila e da quelli del 2016 e 2017 del centro Italia. Secondo fonti sindacali, sarebbero esauriti i fondi erogati e sarebbero bloccati gli ulteriori stanziamenti del Ministero per le Infrastrutture con la Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle due arterie, che sarà costretta a breve a chiudere i cantieri, ma soprattutto a licenziare diverse centinaia dei circa mille lavoratori impegnati nella commessa. A conferma dell’allarme, si registra l’iniziativa del governatore abruzzese e senatore Luciano D’Alfonso che richiamando “la vulnerabilità sismica delle due infrastrutture”, ha sollecitato l’inizio dei lavori di messa in sicurezza inviando in una lettera al Dipartimento per le Infrastrutture, Sistemi Informativi e Statistici Direzione Generale per la Vigilanza sulle Concessionarie Autostradali, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Provveditorato, al Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna e alla stessa concessionaria. La missiva è stata anche inviata per conoscenza ai prefetti di Roma e dell’Aquila. Il riferimento di D’Alfonso è al progetto di messa in sicurezza complessiva di un’arteria strategica in caso di calamità naturali come previsto nella legge di stabilità del 2012 in seguito al terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009. Su tutta l’operazione pesa la crisi istituzionale in atto a livello nazionale che impedisce alla concessionaria di avere un interlocutore ministeriale con poteri decisionali. A più riprese nei mesi scorsi la questione dei fondi è stata al centro di un braccio di ferro tra aziende e ministero competente.