Qual è il disegno dell’Aquila del futuro? Qualcuno si sta preoccupando di mettere insieme delle linee strategiche, urbanistiche, sociali ed economiche, per la rinascita di una città distrutta dal sisma e che ha subìto gli stessi drammi di una città bombardata?
Un disegno che è, in realtà, difficile trovare tra gli obiettivi dell’amministrazione e di tutte le istituzioni locali, una mancanza sottolineata negli anni post-sisma da diversi urbanisti e su cui i dottorandi provenienti da tutt’Italia e da diversi Paesi del mondo del Gran Sasso Science institute (la scuola internazionale di alta formazione e centro di ricerca) hanno cercato di dare la loro risposta mettendo a frutto ricerche e indagini dentro alla città.
Occasione per illustrare i progetti è stato il terzo forum del Gssi intitolato “L’Aquila del futuro”, al quale hanno partecipato per una giornata di studi intensa, il direttore del centro di ricerca, Eugenio Coccia, il professore di urbanistica all’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera Italiana Antonio Calafati, l’ex ministro Fabrizio Barca sotto la cui “ala” è nato il Gssi, il sottosegretario all’Economia con delega alla ricostruzione Paola De Micheli.
Si è parlato di piano regolatore e progetti strategici, di università e di sviluppo sociale. Per il sindaco Massimo Cialente per restituire ai bambini di oggi una città viva si deve puntare su sviluppo turistico e sull’università.