I Carabinieri della Compagnia di Giulianova hanno smantellato un grosso giro di spaccio di droga nella provincia di Teramo. Otto gli arresti.
Dalle prime luci dell’alba, sessanta Carabinieri del Comando Provinciale di Teramo sono stati impegnati nell’esecuzione delle misure di custodia cautelare emesse dal GIP del Tribunale di Teramo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 7 indagati ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Eroina, cocaina, hashish e marijuana: un business redditizio che aveva a Mosciano Sant’Angelo il suo baricentro. Le persone tratte in arresto sono sette, effettuate anche diverse perquisizioni che hanno portato ad alcuni sequestri.
Le investigazioni hanno permesso di fare luce su una fitta rete di spacciatori, in particolare nei comuni di Notaresco, Mosciano Sant’Angelo, Giulianova ed Alba Adriatica, dove gli acquirenti arrivavano da tutta la provincia di Teramo.
L’operazione è stata denominata “Take Away”.
Questa mattina alle ore 05,30 i Carabinieri della Compagnia di Giulianova, in collaborazione con quelli delle Compagnie di Alba Adriatica e Teramo, coordinati dalla Procura della Repubblica di Teramo, nella persona del Sostituto Procuratore Dottoressa Greta Aloisi, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Teramo nei confronti di 7 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, in concorso tra loro di acquisto, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti. Un’ottava persona è stata arrestata sul posto in flagranza di reato.
Il provvedimento trae origine da un’indagine della Stazione di Notaresco e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Giulianova e si inquadra nell’azione di contrasto alle organizzazioni criminali del litorale e dell’entroterra teramano, dedite allo spaccio di ingenti quantitativi di stupefacente.
L’operazione “Take Away” ha permesso di disarticolare un sodalizio criminale organizzato su nuclei familiari radicati sul territorio. È stato documentato con riscontri oggettivi- cessioni di spaccio di sostanza stupefacente – mentre sono in corso accertamenti tesi a verificare l’eventuale reimpiego degli illeciti ricavi per finanziare l’acquisto di ulteriori partite di stupefacente, individuando i canali di approvvigionamento in capo a una famiglia rom di Mosciano Sant’Angelo. Nel corso dell’attività d’indagine sono stati rinvenuti e sequestrati, complessivamente, circa 4 chili di droga, soprattutto marijuana e poi anche eroina, cocaina e hashish, che sul mercato degli stupefacenti avrebbero fruttato circa 50.000 euro di guadagni illeciti.
La ricostruzione dell’indagine:
Il 13 febbraio 2020 fu tratto in arresto un giovane di Notaresco con 50 gr. di eroina. L’uomo venne poi posto agli arresti domiciliari. Il 17 giugno 2020 il soggetto di cui sopra è stato di nuovo arrestato, sia per evasione, poiché si era allontanato da casa senza avvertire le autorità, e anche perché aveva con se altri 50 grammi di eroina. Con lui venne arrestata anche la compagna.
Dopo questi due eventi, i militari dell’Arma hanno capito che il giovane di Notaresco era inserito in una più ampia organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. Così sono iniziate le attività di indagine in profondità, supportate da intercettazioni telefoniche, servizi di osservazione, controllo e pedinamento e riprese video. Nel corso di tutta l’indagine i Carabinieri di Notaresco hanno quindi ricostruito i contatti e le frequentazioni del “tareschino” individuando i canali di approvvigionamento che sono stati successivamente sottoposti a dedicata attività d’intercettazione. Nel corso dell’indagine, infatti, il 12 novembre 2020 veniva tratto in arresto altro soggetto di Giulianova con 100 gr. di hashish; il 12 dicembre 2020 veniva arrestato un uomo di Alba Adriatica con quasi tre chili e mezzo di marijuana che aveva nascosto sotto terra, in più punti, nei pressi della sua abitazione.
Dopo aver ricevuto l’informativa dei Carabinieri, la Procura della Repubblica di Teramo, nella persona del Sostituto Procuratore Greta Aloisi, che ha coordinato l’indagine, ha depositato al locale Ufficio del GIP la richiesta di emissione di un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 7 soggetti, a vario titolo e in concorso tra loro, ritenuti responsabili di acquisto, cessione e detenzione di sostanze stupefacenti. Il 10 febbraio 2020, il GIP presso il Tribunale di Teramo, Lorenzo Prudenzano, ha quindi emesso l’ordinanza di misura cautelare per i 7 indagati: 4 in carcere e 3 agli arresti domiciliari di cui 2 con l’applicazione del braccialetto elettronico. Ai 7 colpiti da misura cautelare vanno ad aggiungersi altre 15 persone indagate coinvolte a vario titolo nell’attività di spaccio, di cui 2 minorenni, ed altre 30 persone segnalate alla competente Prefettura di Teramo, di volta in volta, allorquando andavano dagli indagati a rifornirsi di droga.
La particolarità è che cinque degli indagati sottoposti a misura cautelare risiedono in un’unica palazzina di Mosciano Sant’Angelo. Infine, uno dei destinatari delle misure cautelari si è reso responsabile di estorsione ai danni di un tossicodipendente che aveva contratto un debito con lui di oltre 9.000 euro. Nella mattinata odierna, nell’ambito dell’operazione “Take Away”, sono state eseguite anche 18 perquisizioni domiciliari.