L’Abruzzo non ha nessun mezzo aereo a disposizione per intervenire in caso di incendi boschivi impegnativi. A denunciare una carenza di mezzi antincendio, preoccupante in questo inizio di stagione estiva già rovente, è il capo del dipartimento della Protezione civile.
Fabrizio Curcio invita “a essere ancora più attenti e pronti” dopo che cinque regioni – oltre all’ Abruzzo anche Basilicata, Molise, Marche e Umbria – hanno dichiarato di non avere a disposizione mezzi aerei. Una situazione aggravata, secondo il Conapo, il sindacato dei vigili del fuoco, dall’accorpamento del Corpo forestale dello Stato con i Carabinieri, una riforma che ha comportato il trasferimento di centinaia di uomini dalla forestale ad altri corpi statali, di cui soltanto 800 confluiti in quello dei vigili del Fuoco.
Il Conapo fa notare infatti che i vigili del fuoco hanno “ereditato i compiti del soppresso Corpo Forestale dello Stato senza però un correlato sufficiente numero di uomini” e che molte Regioni “non hanno ancora stipulato le convenzioni che stanziano i fondi di potenziamento del servizio”. Quanto all’Abruzzo, domani i sindacati incontreranno il direttore regionale dei vigili del Fuoco, Giorgio Alocci, non è escluso che si decida di avviare lo stato di agitazione.
Difficile la situazione dell’Aquila, dove il comando dei vigili può contare, per lo spegnimento degli incendi, soltanto su 5 persone.