Chiusa l’inchiesta sugli appalti per l’organizzazione di eventi e spettacoli a Pescara e sul presunto concorso truccato alla Asl della città adriatica. Dodici gli indagati, uno in meno rispetto all’inizio: 8 persone e 4 società.
Nell’avviso di conclusione delle indagini, a firma del sostituto procuratore Luca Sciarretta, compaiono dunque gli ex assessori comunali di Pescara Giacomo Cuzzi e Simona Di Carlo, l’ex segretario del Pd cittadino Moreno Di Pierantonio, gli imprenditori Andrea Cipolla e Cristian Summa; il socio di Cipolla, Gianfranco Berardinelli; il promotore artistico Alessandro Michetti; la dipendente della Asl Leila Colucci. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, illeciti finanziamenti elettorali e turbata libertà degli incanti. Le accuse riguardano l’aggiudicazione diretta degli appalti concernenti 21 concerti che l’ex assessore Cuzzi avrebbe fatto assegnare alle società riconducibili a Cipolla e Berardinelli, “senza consultazione di alcun operatore economico”, in cambio di contributi e favori elettorali in occasione delle campagne per le regionali del febbraio 2019 e per le comunali del maggio 2019. Di Pietrantonio e Di Carlo avrebbero invece favorito Summa nell’assegnazione di dieci eventi, anche in questo caso, in cambio di “dazioni indebite di denaro e ulteriori indebite utilità politiche ed elettorali”. Nell’inchiesta è finito anche un presunto concorso pilotato, per l’assegnazione di un posto di collaboratore amministrativo a tempo determinato alla Asl di Pescara che avrebbe visto Di Pientantonio, che è anche dirigente medico della Asl, favorire Di Carlo.