La Scuola media statale di Sassa abbandonata nel degrado dopo il sisma dell’Aquila
Libri e quaderni accatastati alla meno peggio in aule abbandonate nella polvere, banchi riversi e ormai piegati dall’umidità, archivi con documenti -pagelle e chissà cos’altro – lasciati alla mercé di tutti.
Bagni con perdite d’acqua e una palestra enorme con canestri per il basket, attrezzi per la ginnastica ancora in buono stato nonostante siano inutilizzati da sei anni, da quando il terremoto ha reso inagibile ma non gravemente la Scuola media statale di Sassa, ridotta così: totalmente abbandonata alle intemperie e alle infiltrazioni di acqua che rischiano di danneggiare ciò che ancora è sano.
E poi, all’esterno un grande parco alberato e quello che un tempo doveva essere un giardino ridotti a una foresta incolta che rende difficile anche il passaggio. A denunciare lo stato in cui si trova la scuola, un tempo in grado di accogliere almeno fino 200 studenti provenienti da tutto il comprensorio, è il consigliere del Nuovo centro destra, Alessandro Piccinini. Una frazione, quella di Sassa – denuncia Piccinini – completamente abbandonata a se stessa.
Il servizio del Tg8: