Buon Primo Maggio a tutti gli Abruzzesi, a chi il lavoro ce l’ha, a chi è in cerca, a chi lo ha perduto.
Articolo 4 della nostra Costituzione:
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
In quanti si rispecchiano in questo articolo fondamentale? In quanti pensano che sia davvero applicato? In quanti credono che questo nobile fine rimanga solo sulla Carta. E che Carta!
Ci siamo, oggi Primo Maggio, la Festa dei lavoratori ma anche di chi la festa la fa ai lavoratori.
L’Abruzzo forte e tenace che ha dovuto fare i conti col terremoto, il maltempo, la tragedia di Rigopiano, molto spesso è alla resa dei conti con chiusure di aziende e sedi di multinazionali, un tempo vanto della regione che ora smantellano. Non conta più la qualità delle maestranze ma la quantità, il salario più basso e si va all’Estero.
Tante le battaglie condotte dai sindacati, dalla Regione e dalle altre forze politiche che non posson far altro battere i pugni sui tavoli istituzionali romani: a volte appelli ascoltati, sopratutto sotto elezioni, a volte no. E a rimetterci? Loro, i lavoratori.
Chi da decenni ha prestato servizio e professionalità a un’azienda che magari ti sbatte la porta in faccia. Per non parlare delle difficoltà dei giovani che vogliano avviare un’attività anche per il rilancio del territorio, delle piccole e medie imprese che nella nostra regione fanno la parte del leone sì, ma spesso ingabbiate dalla burocrazia.
Anche in Abruzzo il Primo Maggio si svolge nel più tradizionale dei modi in diversi centri della nostra regione, tra concerti in piazza, momenti di riflessione e il Lavoro come protagonista in tutte le sue sfaccettature.
E allora il nostro Buon Primo Maggio a tutti gli Abruzzesi, con l’immancabile retorica ma la sincerità più autentica. Buon Primo Maggio a chi il lavoro ce l’ha e si sveglia la mattina con l’entusiasmo di iniziare la giornata, a chi invece, per guadagnarsi la pagnotta, fatica parecchio. A chi il lavoro lo cerca, a chi vorrebbe cambiarlo, a chi spera in un futuro migliore. Buon Primo Maggio a chi lavora anche oggi, a chi ha ruoli di responsabilità nei confronti del singolo e della collettività, affinché il lavoro sia una missione, non un passatempo o una scocciatura, perché ci sono professioni che si debbono fare per scelta, non per forza, quando c’è di mezzo la vita altrui. E Buon Primo Maggio soprattutto a chi, di questi lavori, ne ha fatto davvero una missione.
Buon Primo Maggio a chi il lavoro lo ha perso ingiustamente e con esso la fiducia e la speranza. Che possano venir fuori la forza di volontà, la tenacia e magari, con esse, occasioni migliori.
Buon Primo Maggio a tutti gli Abruzzesi: che nonostante le difficoltà sappiano restituire linfa a una regione che merita lavoro per tutti. Perché il lavoro è un diritto per ogni essere umano.
Buon Primo Maggio a politici e sindacati: meno poltrone, meno proclami, più concretezza, più certezze, sempre dalla parte dei cittadinu e della dignità che il lavoro rende a ognuno di loro.
Buon Primo Maggio a chi a questa giornata non crede e a chi invece ne va fiero.
Diceva qualcuno: “Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita”. Utopia?
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Buon Primo Maggio comunque e come diceva l’Albertone nazionale, vogliamo lasciarvi così.
Dal film di Fellini “I vitelloni”, sceneggiato dal nostro Flaiano