Maltempo: Capitaneria, divieto uscita dal porto per grandi imbarcazioni Pescara. Domani consegna lavori per il dragaggio
Saranno consegnati ufficialmente i domani i lavori per il dragaggio del porto di Pescara. L’intervento prevede l’escavazione di 10mila metri cubi di materiale dalla darsena antistante l’imboccatura del porto canale. Un’ordinanza della Capitaneria, emessa ieri sera, aveva vietato l’entrata e l’uscita da porto per le pessime condizioni dei fondali, a causa del maltempo e delle mareggiate. Con una nuova ordinanza, diramata nel pomeriggio, è consentita la navigazione solo alle imbarcazioni con pescaggio non superiore a 2.10 metri e solo in presenza di condizioni meteomarine favorevoli, come aveva anticipato stamani già ai nostri microfoni il comandante Enrico Moretti
Il servizio del Tg8:
CONFCOMMERCIO SU CHIUSURA PORTO
La Confcommercio di Pescara interviene, nell’imminenza della chiusura del Porto di Pescara ordinata dalla Capitaneria di Porto, per chiedere l’attivazione di una procedura d’urgenza per accelerare l’iter per rendere nuovamente agibile l’infrastruttura portuale. La chiusura del Porto sta già causando danni economici a tutta la marineria pescarese e a tutto l’indotto commerciale che gravita attorno al settore della pesca. Occorre avviare immediatamente l’escavazione della parte antistante la darsena della diga foranea e successivamente, con eguale tempestività, valutare la compatibilità del materiale recuperato al fine di utilizzare lo stesso per interventi di ripascimento dei tratti del litorale abruzzese soggetti ad erosione. Con un intervento relativamente poco costoso si potrebbe in tal modo rendere funzionale il Porto di Pescara e al contempo recuperare circa 50.000 metri cubi di arenile prezioso per tanti comuni costieri, fra cui Montesilvano, Silvi, Francavilla e Pescara, che sarebbero interessati a utilizzare tale materiale per interventi anti erosione. Per evitare il ripetersi di questa gravissima situazioni sollecitiamo anche le procedure finalizzate a realizzare il prolungamento del molo nord del Fiume oltre la diga foranea”.
CONSIGLIERE PADOVANO: ” DOMANI INIZIERA’ IL DRAGAGGIO”
Il consigliere delegato alla portualità e all’economia del mare Riccardo Padovano interviene sul porto di Pescara ed annuncia che “Domani inizierà il dragaggio. Chiederemo alla Regione di aumentarne la portata e utilizzare subito la sabbia prelevata per il rinascimento. Nella prima parte della mattinata di domani verranno ufficialmente consegnati i lavori per l’escavazione di 10.000 metri cubi di materiale dalla darsena antistante l’imboccatura del porto canale. Si tratta di un cantiere che verrà aperto in presenza del presidente della Regione Luciano D’Alfonso, ad opera del Provveditorato delle Opere Pubbliche e sollecitato più volte dall’Amministrazione comunale. Sempre domani avremo a Pescara il presidente dell’Autorità Portuale del Mare Adriatico Centrale, Rodolfo Giampieri, con lui affronteremo anche la definizione dei “parabordi” delle banchine per la messa in sicurezza degli ormeggi. In merito al dragaggio, il quantitativo è utile, ma non ancora sufficiente a restituire al porto la navigabilità , necessaria come attesta la decisione del Comandante della Capitaneria di Porto di chiudere per questione di sicurezza. E’ dunque indispensabile sfruttare l’occasione dei lavori che inizieranno domani, per aumentare il quantitativo da prelevare e per utilizzare la sabbia dragata sui litorali che hanno bisogno di essere ricostituiti. La proposta che infatti faremo alla Regione è quella di istituire un tavolo, per ottenere in primis la caratterizzazione del materiale prelevato in loco, senza deposito nella vasca di colmata, trattandosi di materiale in arrivo dal mare, che, quindi, potrebbe essere compatibile da subito con le operazioni di ripascimento morbido di cui hanno bisogno non solo Pescara, ma anche altri Comuni costieri, come Francavilla, Silvi, Montesilvano e Città Sant’Angelo, che hanno già chiesto alla Regione interventi in tal senso. Sono convinto che facendo le dovute analisi si troverà sabbia compatibile a tali operazioni, perché ciò che rende impraticabile il porto non è materiale fluviale, ma sabbia marina trasportata dalle correnti provenienti da nord est.Dobbiamo utilizzare dunque i tempi dei lavori per allargare il raggio di azione: con la regia del Comune che già aveva fatto riunioni in tal senso con le altre amministrazioni interessate e con la Regione, al fine innanzitutto di utilizzare subito i materiali dragati per le operazioni di ripascimento (ipotesi a cui i Comuni indicati si sono detti favorevoli), ma anche per elevare il quantitativo da prelevare, quintuplicandolo almeno. Lo scopo è quello di evitare l’apertura di ulteriori procedure, che comportano un aggravio di costi e tempi che non possiamo più perdere, in attesa del taglio della diga foranea e degli altri lavori previsti dal Piano Regolatore Portuale per il nuovo scalo della città”.