Migranti: sindaci del Frentano e del Vastese disertano incontri e chiedono prima di discutere della questione maltempo.
L’emergenza maltempo, con i notevoli danni subiti e ancora da sanare, è prioritaria alla questione dell’accoglienza immigrati a seguito del protocollo d’intesa Ministero dell’Interno e Anci: con questa motivazione dieci sindaci dei comprensori Frentano e Vastese hanno disertato gli incontri fissati, da ieri a domani, alla Prefettura di Chieti. In una nota ufficiale inviata al prefetto Antonio Corona, Anci e Provincia di Chieti, i sindaci hanno sottolineato che “i motivi che ci hanno condotto a intraprendere tale iniziativa sono essenzialmente legati a questioni da risolvere che riteniamo essere più importanti rispetto alla questione migranti a cui comunque siamo sensibili. Oggi per noi sindaci non si può dire ancora conclusa la fase dell’emergenza maltempo e infatti continuiamo ad avere questioni aperte sul territorio legati alle scuole, ai crolli di capannoni agricoli, frane e smottamenti che francamente forse meritano nell’immediato la profusione di tutte le nostre forze per tentare di risolvere tali problematiche”. “Evidentemente – hanno aggiunto – si è ritenuto che la fase emergenziale legata al maltempo fosse passata ma assicuriamo che non è così. Pertanto, chiudono i sindaci, abbiamo deciso di non partecipare agli incontri perché riteniamo essere prioritari altri problemi per la salvaguardia del territorio e il benessere dei cittadini che ci onoriamo di rappresentare”. Alla conferenza stampa, svoltasi a Lanciano, hanno preso parte i sindaci firmatari di Gamberale (Maurizio Bucci), Casalanguida (Luca Conti), San Salvo (Tiziana Magnacca), Orsogna (Fabrizio Montepara), Paglieta (Nicola Scaricaciottoli), Villalfonsina (Mimmo Budano), Borrello (Giovanni Di Nunzio), Roio del Sangro (Sabatino Ramondelli), Perano (Gianni Bellisario), Montazzoli (Felice Novello). Presente anche Nino Di Fonso, capogruppo di opposizione a Torino di Sangro che ha citato il dato di 142 immigrati presenti a ieri in due centri di accoglienza a Torino di Sangro Marina che conta 40 residenti. Nei vari interventi i sindaci hanno precisato unanimi “l’insensibilità mostrata dal Ministero e Anci sulla problematica: squallido e puro mercimonio il ricatto ai sindaci di non sbloccare il turn over delle assunzioni se non si accettano centri Sprar su base volontaria che prevede anche l’una tantum di 500 euro a migrante ospitato”.