Stop al fermo biologico al via il 17 agosto in Abruzzo: torna il pesce fresco sulle tavole. Da stasera barche di nuovo in mare ma non mancano le polemiche.
Ultimi preparativi per i pescherecci che dopo quasi un mese di stop torneranno a prendere il largo. Si lavora sui moli, anche e soprattutto nel rispetto delle norme Covid, proprio per gli ambienti che ampi non sono. Si fatica e anche la sottoscritta è chiamata a rapporto da un marittimo su un peschereccio a Pescara, attraccato al molo, per aiutare a risistemare le reti con risultati per la verità, come ovvio, deludenti. Eh vabbè ma chi dorme non piglia pesci e quindi ci si prova comunque.
Con il fermo pesca un centinaio di imbarcazioni, sulle quali lavorano circa mille persone, sono restate in banchina nei porti di Giulianova, Pescara, Ortona e Vasto. Previsti contributi statali per compensare le somme non percepite mentre i ristoratori nel periodo in questione si sono riforniti di pesce fresco proveniente dalla costa tirrenica. Ma il malumore della marineria sale, per i pregressi non ancora pagati e un fermo biologico che, come dice Francesco Scordella, presidente Associazioni Armatori Pescara, è stato deleterio visto i mesi in cui con il lockdown, i pescatori sono rimasti a terra.
“Le problematiche sono tante. Siamo arrabbiatissimi. Veniamo da 3 mesi di stop causa pandemia. Alle nostre richieste il Ministro, Teresa Bellanova, ha risposto con due righe. Non conosce il settore. Stessa cosa dicasi dei dirigenti generali dei ministeri. Tutti si sono lavati le mani”.
“Il fermo biologico poteva essere evitato. Viviamo il dramma del porto. Non possiamo vivere di aiuti. Non vogliono il confronto. Ci vorrebbe umiltà. Abbiamo un indotto di 350 persone che riprenderanno lo stipendio nel mese di ottobre. La situazione – conclude Scordella – è insostenibile”.
Unica cosa cosa confortante è che il pesce fresco dell’Adriatico torna sui banconi del mercato ittico, delle pescherie e dei ristoranti. Ma le criticità del settore della pesca non finiscono di certo con lo stop del fermo biologico.
Il servizio del Tg8