Sono stati approvati ieri dal Comitato VIA regionale, con prescrizioni, i due progetti di realizzazione della barriera soffolta e di apertura della diga foranea.
Ne dà notizia Alberto Balducci, vicecapogruppo del PD in Consiglio Regionale.
“Gli interventi in questione – spiega Balducci – si propongono di migliorare le condizioni chimico-fisiche delle acque del fiume Pescara e la protezione dall’insabbiamento delle aree portuali. Più in generale, tali opere potranno migliorare, anche in considerazione delle dettagliate prescrizioni impartite dal Comitato, le condizioni ambientali dell’area della foce del Pescara, anche in prospettiva futura.”
Entro gennaio prenderanno il via i lavori per la realizzazione della barriera soffolta nell’area del porto di Pescara, mentre ai primi di marzo si procederà al “taglio” di 70 metri della diga foranea. Il cronoprogramma degli interventi è stato stabilito questa mattina a Pescara, nel corso di una riunione – convocata dal presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso – a cui hanno partecipato il comandante della capitaneria di porto Enrico Moretti, e rappresentanti del provveditorato alle opere marittime, del Comune di Pescara, dell’Arta e dell’Arap. Per quanto riguarda la barriera soffolta, già nei prossimi giorni si procederà all’adeguamento del progetto esecutivo alle prescrizioni del Comitato Via. Successivamente occorrerà convocare una conferenza dei servizi per autorizzare l’immersione del materiale e la movimentazione sommersa dei fondali interessati dalla barriera. Dopo questo ultimo veloce adempimento, la ditta che si è aggiudicata l’appalto potrà avviare immediatamente i lavori, in quanto non sono necessari ulteriori passaggi tecnici e burocratici.Per la diga foranea, invece, bisognerà attendere 45 giorni per il deposito del progetto esecutivo (redatto dalla stessa ditta che si è aggiudicata la gara per i lavori), che dovrà recepire le prescrizioni del Comitato Via. Subito dopo, l’elaborato sarà approvato e il cantiere potrà aprire.Nel frattempo la Regione, attraverso l’Arap, ha avviato la procedimentalizzazione delle ulteriori opere già previste nel porto di Pescara e calate nel nuovo piano regolatore portuale, recentemente approvato. Tra queste spicca il prolungamento della banchina sud e altri interventi per migliorare la sicurezza e la funzionalità dello scalo, per i quali è previsto un investimento di 15 milioni di euro inserito nel MasterPlan.
Critiche le opposizioni, sia il centrodestra che il Movimento 5 Stelle al Comune di Pescara. Secondo Marcello Antonelli, di Forza Italia, la procedura è stata frettolosa e rischia di produrre ricorsi e di rallentare l’opera. Intanto il Forum H2O ha presentato un esposto all’Autorità Nazionale Anticorruzione e al Ministero competente, tra i punti sui cui polemizzano gli ambientalisti “gli appalti che sono stati affidati prima della decisione del VIA arrivata ieri” e chiedono di bloccare i lavori del Porto di Pescara. Esposto inviato all’Autorità anti-corruzione e per conoscenza alle Procure di Pescara, L’Aquila e Roma.
“Clamorosa inversione procedimentale, – scrive in una nota il Forum H2O – appalti aggiudicati un anno prima della procedura di verifica di Assoggettabilità a V.I.A. Progetti da V.I.A. di competenza nazionale trattati dal comitato VIA della Regione Abruzzo per la sola e più semplice V.A. Chiesta una verifica e una valutazione sul ruolo del progettista del taglio della diga che è anche commissario liquidatore dell’Autorità di Bacino”, questo, in sintesi, il contenuto dell’esposto del Forum.
Anche il Movimento 5 Stelle va giù duro: “Questo modo di operare è inammissibile proceduralmente”, afferma il consigliere regionale Domenico Pettunari: “l’opera infatti è soggetta, per legge, a valutazione dell’impatto ambientale (VIA) nazionale, che a nostro avviso dovrebbe valutare l’opera stessa nella sua interezza e non a pezzettini autorizzandone di volta in volta una singola parte”.