E’ morto Gianni Cordova, personaggio conosciutissimo del mondo del volontariato, fondatore della Laad, la Lega abruzzese antidroga.
Inaugurata il 15 giugno 1991, la Lega Abruzzese Antidroga, è la comunità di recupero fondata da Gianni Cordova. E’ scomparso oggi a 70 anni, il sociologo pescarese di origini siciliane, che ha salvato la vita di tanti giovani strappandoli alla tossicodipendenza. Cordova dirigeva l’associazione che ha sede in viale Bovio, con l’aiuto della moglie e della figlia. Lutto nel mondo del volontariato e di tutta l’opinione pubblica pescarese che ha accolto la triste notizia. Gianni Cordova, ex consigliere comunale socialista, bancario votato all’associazionismo, è morto stamane all’ospedale di Pescara. Era malato da tempo ma non si era mai arreso. Fondò la Lega abruzzese antidroga (Laad) 25 anni fa in un sito davanti a Villa Sabucchi, il centro recupero per tossicodipendenti. Tra donazioni, contributi e convenzioni con enti pubblici per la gestione di servizi, la Laad si è ingrandita divenendo una struttura che impegna una ventina di collaboratori e dove adesso è possibile imparare a lavorare per reinserirsi nella società. Centinaia i ragazzi che si sono salvati grazie alla sua Laad. Cordova si candidò alle primarie del centrosinistra, nel marzo del 2014, per la scelta del candidato sindaco di Pescara proprio per portare avanti le tematiche che gli erano a cuore, welfare, ambiente, occupazione. La malattia lo ha strappato alla famiglia e a un’intera comunità. La camera ardente sarà allestita nella sede della Laad, in viale Bovio. Domani i funerali alle 15.30, nella chiesa Madonna del Rosario.
“Ho appreso con grande dolore della scomparsa di Gianni Cordova, il fondatore della Laad, un nome autorevole del sociale, ma anche un amico che non ha mai fatto mancare idee e disponibilita’ alla citta’ e all’Amministrazione comunale”. Lo scrive il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini. “Pescara perde un concittadino che si e’ distinto per la tenacia dei progetti e la lungimiranza delle idee e per una grande, grandissima umanita’. E’ stato un padre per tanti giovani – ricorda il sindaco – che attraverso la comunita’ da lui fondata 26 anni fa, sono rinati, hanno potuto ricominciare un nuovo percorso di vita. Un grande esempio per tutto il mondo del sociale, di cui e’ stato da sempre un naturale e sorridente riferimento. La nostra citta’ gli aveva attribuito nel 2015 la piu’ alta benemerenza, assegnandogli il Ciatte’ d’oro, riconoscimento che si da’ ai pescaresi che con le proprie storie hanno illuminato il nome della citta’. Questa e’ stata la motivazione che vale oggi piu’ che mai, perche’ la passione verso l’altro, la dedizione al recupero delle giovani vite, sono da sempre stati la spinta piu’ forte del suo agire. L’attenzione alla cultura e l’amore per l’ambiente e il territorio, hanno accompagnato questo fine, coniugandolo in progetti di cui la comunita’ si e’ nutrita. Oggi – aggiunge Alessandrini – la Citta’ dice grazie a Gianni Cordova per aver dimostrato come, anche nelle condizioni piu’ disperate, un essere umano possa ritrovare la sua dignita’ mettendola al servizio del bene comune. L’Amministrazione e la citta’ si stringono ai suoi cari e alla figlia Margherita”.
Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa di Gianni Cordova, fondatore della Laad, Lega Abruzzese Anti Droga. Il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, piange
“l’amico Gianni, infaticabile punto di riferimento per il settore sociale, personalità luminosa nel mondo della lotta alla schiavitù della droga. La sua era un’intelligenza brillante e votata all’altruismo, mancherà a tutti gli abruzzesi”. “Con la sua Laad Cordova ha rappresentato un’avanguardia nazionale nella lotta alla droga, nel recupero dei tanti giovani rimasti incagliati nei meccanismi infernali della tossicodipendenza – commenta l’assessore regionale alle Politiche sociali Marinella Sclocco – Pescara lo ricorderà come si fa per i grandi che segnano una storia e un’epoca”.
Per la senatrice Stefania Pezzopane è stato
“un grande esempio di altruismo e professionalità”.
“Domani ai suoi funerali saremo presenti con il gonfalone del Comune di Pescara, un omaggio al Ciattè d’oro conferitogli nel 2015 – annuncia il presidente del Consiglio comunale, Antonio Blasioli e ricorda che – In quella sede Gianni Cordova intervenne con un testamento morale, un lascito dei valori a questa che lui, siciliano di nascita, considerava a tutti gli effetti la sua città”. “Ci lascia un uomo che ha saputo essere un interlocutore per tutti, un uomo a servizio della comunità” si legge in una nota della Giunta comunale.
Per il sindaco di Montesilvano (Pescara), Francesco Maragno,
“lascia un vuoto incolmabile nel mondo del sociale regionale”.
Berardino Fiorilli e Armando Foschi, dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, ricordano che “centinaia di ragazzi da ogni regione italiana hanno trovato un rifugio sicuro nella sua struttura di viale Bovio.
Ricordo – aggiunge Foschi – che, come assessore ai Parchi, fui il primo a promuovere l’affidamento alla Laad, ai ragazzi di Gianni, della gestione e della manutenzione del Parco di Villa Sabucchi”.
E Sinistra Italia Pescara, che nel 2014 lo spinse a partecipare alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco, ricorda la sua “ossessione” nel “contrastare il disagio giovanile creando opportunità di crescita, formazione e lavoro, per una società inclusiva, che tende la mano e dà una seconda possibilità a tutti”.