Piano Regolatore Portuale in Consiglio Regionale

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Oggi il Piano regolatore portuale approda in Consiglio Regionale: lo strumento consentirà di forare la diga a largo di Pescara e realizzare le cosiddette vasche di laminazione del fiume. Non mancano le polemiche. Approvato il documento con il voto contrario di M5S e S.I.

Il Consiglio regionale riunito in seduta ordinaria ha svolto le interpellanze poste all’ordine del giorno. E’ stato inoltre approvato a maggioranza e con il voto favorevole del Centro-Destra , il provvedimento amministrativo che reca l’approvazione del nuovo Piano Regolatore del Porto di Pescara. Hanno votato contro il M5S ed il Consigliere regionale Leandro Bracco.

 “Il progetto del porto di Pescara – polemizzano i consiglieri 5 Stelle – segnerà l’assetto della città per il prossimo secolo. E chi amministra sta guardando l’opera con gli occhi di chi non ha una visione del futuro, commettendo gli stessi errori del passato”, hanno detto il consigliere regionale Domenico Pettinari e il consigliere comunale Erika Alessandrini, “anziché vedere l’insieme delle opere e degli impatti per prevenirli, risolverli o mitigarli, si porta all’approvazione il progetto un pezzettino alla volta. Questo modo di operare è inammissibile proceduralmente, – attaccano i 5 Stelle – l’opera infatti è soggetta, per legge, a valutazione dell’impatto ambientale nazionale, che a nostro avviso dovrebbe valutare l’opera nella sua interezza e non a pezzettini, autorizzandone di volta in volta una singola parte”.

 

La replica è affidata ad Alberto Balducci, Vice capogruppo del PD in Consiglio regionale:

“Proprio per rispettare la legalità in ogni dettaglio che i tempi si sono protratti così a lungo, – afferma – è da 49 anni, e precisamente dal 1967, che Pescara attende questo nuovo strumento. Oggi in Consiglio regionale ci sarà la parola definitiva sull’intera vicenda”.

Piuttosto scettici anche i pescatori e gli operatori marittimi che vorrebbero essere ascoltati per mettere a disposizione la loro esperienza. Secondo armatori e pescatori il Piano così com’è stato progettato non garantirà quanto ci si è prefissati e cioè fondali più profondi, fruibilità del porto canale insabbiato per il quale occorrerebbe una manutenzione continua. Inoltre, sostengono i marittimi, più che forare la diga, si sarebbe dovuta realizzare più a largo quando venne costruita. Mimmo Grosso, portavoce degli armatori pescaresi, torna a chiedere subito un nuovo dragaggio visto che le banchine sono inavvicinabili e uscire ed entrare dal porto di Pescara, a causa dei fondali insabbiati, diventa sempre più difficile e anche pericoloso per l’incolumità degli stessi marittimi.

Il Servizio del Tg8: