Vincitori di un concorso pubblico, assunti a tempo indeterminato eppure precari: è la situazione paradossale che si trovavo a vivere decine di lavoratori, che hanno vinto il concorso Ripam voluto dal Governo Monti per creare una base di lavoratori da destinare agli uffici territoriali per la ricostruzione.
Una situazione paradossale quella che si trovano a vivere i vincitori del concorso pubblico Ripam, assunti a tempo indeterminato eppure precari, concorso voluto dal Governo Monti e dall’allora ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca per creare una base di lavoratori da destinare agli uffici territoriali per la ricostruzione, gli 8 uffici dislocati in altrettante aree omogenee nel cratere sismico del 2009.Quasi tutti ragazzi molto giovani, che fra cinque anni, quando la ricostruzione sarà conclusa secondo il cronoprogramma dell’ufficio speciale per i Comuni del cratere, resteranno senza lavoro essendo la loro assunzione vincolata appunto alla ricostruzione. A spiegarlo è Marco Faliero referente sindacale per l’Unione sindacale di base degli enti Locali .
Una situazione che penalizza anche l’efficienza e la continuità nel processo di ricostruzione, in quanto decine di istruttori tecnici degli Utr hanno già deciso di partecipare, vincendoli, altri concorsi in Italia e di abbandonare il loro lavoro nei territori colpiti dal sisma dieci anni fa.