Contro il continuo abbandono di rifiuti di ogni genere sulle sponde del fiume Sangro, Legambiente chiede foto trappole per smascherare i responsabili.
Di seguito la nota di Luzio Nelli di legambiente Abruzzo
“L’asta fluviale e le anse del fiume Sangro continuano ad essere interessate da un continuo abbandono di rifiuti di ogni genere, regno della più grande e squallida inciviltà. Questo bellissimo fiume, che ha pagato già un caro prezzo per un modello di sviluppo a forte impatto ambientale, meriterebbe un’ attenzione e un presidio particolare. Un fiume che, nonostante tutto, mantiene ancora tratti naturalistici bellissimi con caratteristiche che si prestano a percorsi ciclabili e pedonabili, tali da renderlo una risorsa preziosissima per i servizi ecosistemici e per il nascente parco della costa teatina. Per contrastare questi atti delinquenziali nei confronti dell’ ambiente e del paesaggio, bisogna iniziare controlli sistematici e ripetuti su tutto il corso fluviale avvalendosi della tecnica delle foto trappole, al fine di smascherare i responsabili. Le foto trappole sono mobili e possono, quindi essere spostate a seconda delle necessità nei luoghi sensibili, tali esperienze già praticate da molti amministratori hanno dato risultati positivi. Bisogna, continua Nelli, che tutte le amministrazioni comunali della Val di Sangro acquistassero un paio di foto trappole da collocare nei posti di maggior abbandono dei rifiuti, si creerebbe cosi, un monitoraggio itinerante tale da scoraggiare e colpire questa vile inciviltà. Per sperare in una buona riuscita tutti i comuni dovrebbero fare la propria parte, cosi facendo contribuirebbero a mettere fine a questo far west dei rifiuti”.