Sarà presentato lunedì 13 agosto a Scanno, nell’auditorium Guido Calogero, il Rapporto orso marsicano 2017 del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
Per il terzo anno consecutivo il periodico Natura Protetta del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e’ interamente dedicato alle attivita’ legate alla conservazione dell’orso marsicano realizzate nel corso dell’anno 2017. Il rapporto e’ edito dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ma si arricchisce del contributo delle Regioni (Abruzzo, Lazio e Molise), dei Carabinieri Forestali, delle altre Aree protette (Parco Nazionale della Maiella, Parco Regionale Sirente Velino, Riserva Regionale Monte Genzana Alto Gizio, Riserva Regionale Gole del Sagittario, Riserva Regionale Zompo lo Schioppo) e delle Associazioni (Salviamo l’orso). Nel rapporto vengono riportate i dati sulle varie attivita’ svolte nel corso dell’anno: monitoraggio, catture, orsi confidenti, misure di prevenzione, accertamento danni e indennizzi, ispezioni del nucleo cinofilo antiveleno, monitoraggio sanitario e attivita’ di comunicazione, oltre agli aggiornamenti delle Regioni e delle altre Aree protette. Tra le attivita’ comuni vengono riportati i dati della rete di monitoraggio, formalizzata lo scorso anno tra aree protette, Regioni e Carabinieri forestali. La rete di monitoraggio Abruzzo e Molise, che si aggiunge a quella del Lazio, ha potuto documentare attraverso la verifica delle segnalazioni e le analisi genetiche la presenza di 10 orsi nei territori esterni al PNALM e alla sua ZPE, e tra questi 3 genotipi nuovi nella popolazione di orso bruno marsicano. Nel 2017, per la prima volta, dopo 12 anni di conteggi nel PNALM, la linea spezzata che unisce i dati dei cuccioli nati nell’anno ha cambiato verso rispetto a quello atteso.
“Per la prima volta a un anno di nascite piu’ numerose ne e’ seguito un altro. Per vedere crescere la popolazione di orso marsicano – si legge in una nota del Parco – abbiamo bisogno di questo, che a una anno di nascite numerose ne segua un altro e un altro ancora. Non e’ facile. Non sara’ facile. Perche’ accada abbiamo bisogno di salvaguardare le orse in grado di riprodursi, di evitare che muoiano per mano diretta o indiretta dell’uomo. Solo cosi’ potremo rafforzare quel timido, ma importante movimento di orsi fuori dall’areale storico del marsicano e realizzare una popolazione dell’Appennino Centrale. Ci sono segnali che vanno in questa direzione e questo deve rafforzare gli sforzi di tutti. Infine, il Rapporto riporta gli ultimi risultati della ricerca sull’orso marsicano: nel 2017 sono stati pubblicati 5 contributi scientifici su prestigiose riviste a livello internazionale. Tra queste, la ricerca sulla genomica ci rassicura sulla capacita’ dell’orso di conservare un adeguato sistema immunitario e ci tranquillizza nell’immediato rispetto al rischio di una rapida estinzione della popolazione, ma continuano a preoccuparci, nel medio-lungo periodo, gli effetti deleteri che la bassa variabilita’ genetica puo’ provocare”.
Di tutto questo e di altro ancora si parlera’ il 13 agosto a Scanno. Alla presentazione parteciperanno: Giovanni Mastrogiovanni, Sindaco di Scanno; Antonio Carrara, Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo; Cinzia Sulli, Responsabile area scientifica del PNALM; Roberta Latini, biologa PNALM; Antonio Antonucci, biologo Parco Maiella; Daniela D’Amico, Servizio promozione PNALM; Renato Di Cola, direttore ff. PNALM; Gen. Giampiero Costantini, Comandante Regionale Carabinieri Forestali Abruzzo e Molise; Gen. Cinzia Gagliardi, Comandante Regionale Carabinieri Forestali Lazio; Lorenzo Berardinetti, assessore Parchi e Riserve Regione Abruzzo.