Solvay cede le attività industriali del sito di Bussi al Gruppo Todisco: lo comunica l’azienda in una nota.
Il Gruppo Solvay ha da tempo annunciato che, anche a seguito della propria uscita dal mercato del cloro e derivati, il sito di Bussi sul Tirino, non rappresenta una priorita’ strategica nell’ambito delle proprie politiche industriali a livello nazionale e internazionale.
“Solvay – comunica l’azienda in una nota – intende comunque assicurare al sito abruzzese la continuita’ delle attuali produzioni chimiche del cloro e suoi derivati nell’impianto di elettrolisi a membrana e una serie di specifici prodotti per la detergenza. A questo scopo Solvay ha raggiunto un accordo con il Gruppo industriale facente capo all’imprenditore Donato Todisco, affermata realta’ italiana del settore chimico, per la cessione delle attivita’ del polo di Bussi sul Tirino e per la gestione sul mercato del prodotto “Eureco”. Quest’accordo – secondo quanto riferisce il Gruppo Solvay – garantisce dunque la permanenza industriale e lo sviluppo del sito, con il mantenimento e il successivo potenziamento dei livelli occupazionali. Il Gruppo Todisco assicurera’ la sostenibilita’ del sito con investimenti impiantistici nei settori chimici indicati, creando sinergie con le altre attivita’ del proprio portafoglio prodotti”. Solvay – prosegue la nota – intraprende questa operazione in linea con i programmi delle Istituzioni abruzzesi che puntano ad un piano complessivo per il rilancio del polo industriale di Bussi sul Tirino. Cio’ e’ possibile grazie anche agli interventi ambientali che Solvay Chimica Bussi sta attuando in sinergia con gli Enti per la reindustrializzazione di specifiche aree. Per questa ragione nell’accordo siglato con il Gruppo imprenditoriale chimico Todisco e’ comunque previsto che Solvay rimanga proprietaria dei terreni delle aree a monte del sito, nel passato destinate a discariche (identificate per convenzione come 2A e 2B), per le quali e’ in corso un importante intervento ambientale. Solvay Chimica Bussi, in accordo con il ministero dell’Ambiente – conclude il comunicato – nell’ambito delle misure di prevenzione ambientali all’interno del sito, ha inoltre realizzato un nuovo grande impianto di trattamento delle acque di falda asservito alle barriere idrauliche che ne garantiscono l’efficacia operativa”.