Non vogliono avere lo stesso destino degli aquilani, dove la ricostruzione dell’edilizia residenziale pubblica è ferma al palo, bloccata fra pastoie burocratiche e ritardi incomprensibili.
Son in 4.000 gli inquilini Erp di Teramo in attesa di sapere che fine faranno le loro case, danneggiate dai terremoti che l’anno scorso e agli inizi del 2017 hanno flagellato il centro Italia. Si tratta per lo più di famiglie di pensionati che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, la vita quotidiana e le loro abitudini per sistemarsi altrove. Sanno che occorre avere pazienza, quando un terremoto fa danni c’è sempre una lunga e complessa ricostruzione da affrontare, Ma chiedono notizie certe sull’iter della ricostruzione e l’istituzione dell’Ufficio sisma che a Teramo ancora non esiste, denuncia il portavoce del “Comitato volontari inquilini Erp di Teramo”, Leo Iachini.
A Teramo c’è chi vive in albergo, chi ha trovato un appartamento in affitto in altre zone della città o in altri Comuni del circondario Interi quartieri sì sono intanto spopolati e a subirne le conseguenze è anche il commercio locale.
IL SERVIZIO DEL TG8