Il sindaco di Tollo, Angelo Radica del PD, chiama a raccolta i parroci per avviare una colletta per la riqualificazione della Chiesa madre. Una storia che ricorda un po’ i mitici Peppone e don Camillo.
Qualcuno su Facebook si chiede che fine abbia fatto la Croce sulla Chiesa madre del paese, Maria Santissima dell’Assunta, come si vede nella foto di Marilena Minore. Il sindaco, Angelo Radica, spiega che il simbolo religioso per eccellenza è venuto giù qualche mese fa, a causa del vento forte. Il primo cittadino si è rivolto più volte alla Curia di Chieti, affinché vengano effettuati lavori di consolidamento dell’edificio di culto, risalente al dopoguerra ma che già ha avuto dei rimaneggiamenti. Radica, sindaco di centrosinistra di Tollo, assieme ai parroci del paese, a breve attiverà una colletta, prima nelle aziende, poi eventualmente anche tra i cittadini e i fedeli. Non siamo nella Bassa padana, a Brescello, il centro emiliano scenario degli indimenticati Peppone e don Camillo, nemici (finti), amici (veri), protagonisti di film che avrebbero addirittura dovuto vincere un Oscar, se non ci fossero stati i servizi segreti, almeno queste le ultime notizie di stampa. Siamo in Abruzzo, sulle colline di Tollo, dove il primo cittadino in quota PD, Radica, si “allea” con i parroci per ristrutturare la chiesa, in un periodo in cui, si sa, le casse dello Stato, figuriamoci degli enti locali, non sono poi così piene, anzi. Ovviamente, spiega il sindaco, i lavori spettano alla Curia che, sottolinea Radica, fa sapere di aver già stanziato 280 mila euro (dall’8 per mille) per i lavori di consolidamento e il riposizionamento della Croce sul campanile già dal mese prossimo, mentre per quanto riguardo l’8 per mille dello Stato, per i beni architettonici, i 700 mila euro stimati sono ancora molto lontani a venire. Per questo, Tollo diventa come Brescello: sindaco e parroco insieme, personalmente si recheranno nelle aziende prima, tra i cittadini poi, per chiedere un contributo per la Chiesa Maria Santissima dell’Assunta.