Vasto: Due persone sono state indagate dalla Procura della Repubblica di Vasto dopo la morte di un marittimo russo ucciso dalle esalazioni corrosive durante la pulizia della cisterna.
L’ipotesi di reato formulata dalla Procura è omicidio colposo per le due persone indagate dopo la morte di Timur Iakkonv, il marittimo russo della nave Azar river, ucciso dalle esalazioni corrosive mentre stava pulendo una cisterna. Dopo la tragedia di venerdì, la cisterna è stata sigillata ed è stata riaperta per qualche ora dai vigili del fuoco di Vasto e dai colleghi di L’Aquila. I nuclei speciali hanno utilizzato tute e maschere anti-nucleare per effettuare i rilievi nella vasca che la vittima aveva iniziato a pulire. Il giovane marittimo, 23 enne, è morto dopo aver inalato gas. La cisterna è stata sequestrata e la nave resterà in porto, a Vasto, fino al termine delle indagini. Sequestrate anche le confezioni del prodotto che avrebbe dovuto pulire la vasca. Il Comandante dell’ufficio circondariale marittimo, Cosimo Rotolo, ha ascoltato alcuni dei 13 componenti dell’equipaggio per cercare di ricostruire cosa sia accaduto. Si cercherà di capire l’effetto della interazione tra sostanze chimiche impiegate per le pulizie e i residui di olio di colza. Intanto arrivano notizie confortanti sulle condizioni degli altri due componenti dell’equipaggio colti da malore, un 29 enne e un 44 enne ricoverati negli ospedali di Vasto e Pescara.