Crac Ex Carichieti, prima udienza in Tribunale. Dinanzi al giudice relatore del Tribunale civile di Chieti Nicola Valletta, oggi, la prima udienza del procedimento che si è aperto in seguito alla istanza di dichiarazione di insolvenza per la ex Carichieti, una delle quattro banche poste in risoluzione il 22 novembre del 2015.
L’istanza è stata presentata dall’avvocato Massimo Bigerna di Roma, commissario nominato dalla Banca d’Italia dopo che Carichieti è stata posta in liquidazione coatta amministrativa a dicembre 2015. Si sono costituiti volontariamente nel giudizio l’ex direttore generale di Carichieti Roberto Sbrolli, in carica al momento del commissariamento nel settembre del 2014, e tre ex amministratori della Banca. Il collegio giudicante ha 60 giorni di tempo per pronunciarsi. La banca in liquidazione in questo procedimento è rappresentata dall’avvocato Pierluigi Tenaglia del Foro di Chieti. Davanti al giudice sono anche intervenuti gli ex commissari straordinari di Carichieti, Salvatore Immordino, che nel frattempo è stato nominato amministratore delegato, e Francesco Bochicchio. Mentre la Banca d’Italia ha rimesso un parare a firma del governatore Ignazio Visco.
”Evidentemente quando ci sono certi presupposti c’è l’obbligo da parte del commissario di fare l’istanza per la dichiarazione di stato di insolvenza, dopo di che c’è l’obbligo della relazione al Pm e poi ci saranno le eventuali azioni di responsabilità, le azioni penali nei confronti di eventuali responsabili del dissesto della banca – ha detto Bigerna margine dell’udienza. Non sono tanti i presupposti che vanno verificati per questa dichiarazione di insolvenza: il presupposto è che la procedura di liquidazione coatta non abbia le disponibilità per poter pagare i creditori. La dichiarazione di stato di insolvenza è quando la procedura non ha disponibilità tali da far fronte ai propri impegni nei confronti dei creditori. La procedura della liquidazione coatta della Carichieti non ha nessuna disponibilità attività, e quindi non è in grado di pagare nessun creditore, all’attivo c’è zero”.