A L’Aquila arriva una prima schiarita per la vertenza Sicuraquila: pagate le mensilità arretrate dei 16 dipendenti della società.
Con il pagamento delle mensilità arretrate si registra in queste ore una schiarita sulla vertenze dei 16 dipendenti della Sicuraquila, società che si occupa di vigilanza privata. La vertenza riguarda in particolare 16 guardie giurate, impiegate nelle varie sedi del Tribunale dell’Aquila.
La Cisal, che insiste per un confronto dal quale emergano garanzie per il futuro dei lavoratori, aveva denunciato la condizione degli operatori rimasti senza stipendi per diversi mesi e costretti a turni di lavoro pesantissimi che in alcuni casi avrebbero superato anche le 16 ore di lavoro continuativo. Giuliana Vespa, segretaria provinciale della Cisal aquilana, evidenzia diverse anomalie e pagamenti degli emolumenti corrisposti con diversi mesi di ritardo. A tutto questo va ad aggiungersi la decisione dell’azienda di sospendere le ferie estive per tutti, considerata la carenza di personale che non consentirebbe di garantire la copertura dei turni di lavoro.
Dopo la denuncia della Cisal, nei giorni scorsi la società Sicuraquila ha pagato ai suoi dipendenti gli stipendi di marzo e aprile, ma resterebbero ancora in sospeso le mensilità di maggio. L’attenzione sulla vertenza dunque resta alta.
Intanto per giovedì 20 giugno la procura committente per Sicuraquila ha convocato un nuovo incontro per acquisire altre informazioni sulla vertenza. Al tavolo del confronto siederanno il sindacato e la ditta che nel frattempo si difende.
“Le difficoltà sono state ampiamente spiegate e chiarite ai dipendenti”, spiega il procuratore speciale di Sicuraquila, Antonio Palena. “Non vi è mai stata e mai vi sarà alcuna plausibile contestazione d’inadempimento nei confronti di Sicuraquila da parte dei propri committenti; Sicuraquila è società solida, seria, che corrisponde circa un milione di euro l’anno di retribuzioni ai dipendenti e in un momento di difficoltà non può e non è giusto che soffra attacchi che nuocciono alla sua immagine. Non è vero che i turni siano stati di 16 ore, ma al massimo di 12 ore, come previsto nel Contratto nazionale del lavoro”.