La Regione abbandona alle proprie famiglie oltre 300 malati psichiatrici costringendoli all’isolamento sociale. E’ quanto denunciano in un documento i responsabili, dell’Associazione Percorsi, Eugenio Di Caro, dell’Associazione Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante, dello Spi Cgil, Claudio Castellucci e della Cgil Pescara, Alessandra Tersigni. Preannunciata una manifestazione davanti la sede della Regione a Pescara.
La legge regionale 94/2000 relativa all’attivazione di Borse Lavoro a favore di utenti in carico ai Dipartimenti di Salute Mentale della Regione Abruzzo, si legge in un documento, non è stata rifinanziata a partire dal 2015 e quindi i fondi, anche residui, finiranno a giorni, in particolare nella ASL di Pescara già dal prossimo 29 febbraio, a seguire termineranno le attività anche nelle altre tre Asl provinciali regionali. Una Legge che ha consentito, da più di 15 anni, di sperimentare e avviare programmi innovativi di riabilitazione psichiatrica e di reinserimento lavorativo in normali contesti di vita sociale. E’ stato uno strumento importante che ha offerto ad oltre 300 persone,ogni anno, esperienze e legami sociali, di valorizzazione e sviluppo delle proprie capacità,di appartenenza, di essere riconosciuti come parte integrante di un tessuto sociale.
Nello stesso tempo, si legge sempre nella nota, è stato un’importante sostegno alle famiglie dei malati che hanno potuto contare su un aiuto concreto nella gestione delle difficoltà della vita quotidiana. Ma è stato anche uno dei pochi atti di innovazione, di riorganizzazione e risparmio della spesa socio-sanitaria. Perche’ favorire percorsi di autonomia e inclusione sociale significa: prevenire processi di disgregazione e condizionamento nei nuclei familiari delle persone coinvolte,ridurre i ricoveri ospedalieri,contrastare la marginalizzazione sociale, evitare l’ingresso in strutture residenziali con costi enormemente più elevati di quelli necessari a favorire processi di autonomia ed inclusione. Dal prossimo 29 febbraio, denunciano i responsabili delle associazioni, si interrompe questo percorso. Pertanto per lunedì 29 febbraio alle ore 10,00 è stata indetta una manifestazione davanti la sede della Regione in Viale Bovio a Pescara, per opporsi a queste scelte e ridare speranza e prospettiva a centinaia di disabili e alle loro famiglie.
E in piena solidarietà con i 300 malati psichiatrici abruzzesi rimasti senza borse lavoro, i consiglieri comunali Pignoli e Teodoro ( Piernicola) hanno deciso di iniziare uno sciopero della fame ‘se la Regione non stanzierà nuovi fondi per restituire le borse lavoro a questi 300 abruzzesi’. ‘Faccio appello al presidente e amico D’Alfonso e all’assessore amica Sclocco, di professione psicologa – commenta Teodoro – perchè loro sono le uniche persone in grado di risolvere il problema’.