Una fattura in più non contemplata nel conguaglio per il pagamento delle bollette del metano relative al periodo 1° aprile 2013-31 dicembre 2014 avrebbe determinato l’aumento eccessivo del conguaglio dei consumi del metano fatto arrivare ai residenti del progetto Case nei giorni scorsi.
Le bollette sono arrivate agli inquilini (o ex tali) del progetto Case nei giorni scorsi, e in esse ci sarebbe inserita una fattura in più, relativa al conguaglio di un periodo antecedente: marzo 2012-aprile 2013. Tale fattura sarebbe stata inviata dall’Enel al Comune dell’Aquila nel luglio 2013 e non rientrerebbe in questo step di pagamenti, come previsto nella delibera del 3 giugno 2016 approvata dalla giunta comunale, in cui si stabiliscono, appunto, modalità e tempi di pagamento.
Sarebbe la presenza “occulta” di questa fattura il motivo per cui le bollette sono arrivate così salate: la media è di 500 euro, ma in molti casi toccato punte di 5mila, rateizzabili ma pur sempre un salasso. A denunciare l’amara scoperta è il Comitato degli inquilini del progetto Case di Assergi, che ha fatto richiesta di accesso agli atti per poter visionare le bollette delle 185 piastre di cui si compone il progetto Case, e dopo un’accurata somma è spuntata la sorpresa: “E’ emersa un’incongruenza tra il totale ottenuto e quanto in effetti messo in bolletta dal Comune per il conguaglio”, spiegano dal comitato. Da un riscontro con i tecnici del Sed, il Servizio elaborazione dati del Comune, sarebbe spuntata fuori l’aggiunta di un conguaglio che riguarda un altro periodo “non incluso nella delibera” e, soprattutto, non evidenziato con trasparenza agli utenti.
Senza questa richiesta di accesso agli atti probabilmente sarebbero rimasti all’oscuro, e tanti cittadini non avrebbero saputo di essere in procinto di pagare una fattura in più. Che, secondo quanto riferito dai tecnici del Sed “sarebbe dovuta essere oggetto di un conguaglio a parte per un totale di 520mila euro”. Un passaggio “illegittimo” per i cittadini del comitato, prima di tutto perché la delibera di giugno fa riferimento soltanto al periodo 2013-2014; poi perché ad esempio persone che hanno preso in consegna un alloggio all’inizio del 2013, si troverebbero, ignari, a pagare consumi mai effettuati.
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