Da un lato i cittadini che chiedono di avere scuole sicure per i loro figli; dall’altro lato i sindaci, che non vogliono assumersi la responsabilità di fare entrare i ragazzi e i bambini in strutture scolastiche poco sicure.
Questa mattina a Palazzo Silone, sede dela giunta regionale, un incontro animato e teso tra i primi cittadini del cratere sismico vecchio e nuovo e il presidente delle giunta, Luciano D’Alfonso e il vicepresidente Giovanni Lolli. Tanti i dubbi e i quesiti posti, in questo contesto di emergenza continua che non accenna a cessare tra terremoto e maltempo.
Ma a preoccupare più di ogni altra cosa è la reale situazione della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici e la tenuta della diga del lago di Campotosto, dopo il verbale pubblicato dalla Commissione Grandi Rischi, in cui si parla di una possibile scossa di magnitudo 7 nell’Aquilano e dopo le dichiarazioni del presidente della Grandi Rischi che ha messo in dubbio la tenuta della diga di Rio Fucino di Campotosto, in caso di terremoto. Parole in entrambi i casi poi ridimensionate.
Insieme al Governo, ha assicurato D’Alfonso, si metterà in atto un team di strutturisti ed esperti che faranno indagini su entrambi i fronti. Ma la parola d’ordine è fare il più presto possibile, perché il terremoto non dà a nessuno un appuntamento preciso.
I presidenti delle Regioni colpite dal terremoto sono a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Con loro anche il commissario straordinario Vasco Errani e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio. La riunione è stata convocata per fare un punto in vista del provvedimento, atteso per la prossima settimana, per far fronte alla nuova emergenza. Lo confermano i presidenti dell’Umbria Catiuscia Marini e delle Marche Luca Ceriscioli prima del loro ingresso nella sede della presidenza del Consiglio. Alla riunione parteciperanno anche il presidente dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso e del Lazio Nicola Zingaretti.