Coronavirus Abruzzo: i tredici centri antiviolenza della regione restano attivi anche durante l’emergenza sanitaria del Covid 19, garantendo il sostegno necessario alle donne vittime di soprusi.
L’emergenza sanitaria nazionale per il Covid-19 non ferma l’attività dei centri antiviolenza in Abruzzo. I 13 centri antiviolenza dislocati sul territorio regionale continueranno a garantire sostegno alle donne vittime di violenza mediante accoglienza, ascolto e consulenze legali e piscologiche. Accanto al servizio che forniscono i centri antiviolenza si affianca il numero verde nazionale 1522 attivo naturalmente anche in questo momento di emergenza sanitaria. A raccogliere la disponibilità dei centri antiviolenza operanti in Abruzzo è stato il servizio salute e benessere sociale della Regione, che nei giorni scorsi ha avviato un’indagine conoscitiva, coinvolgendo i responsabili dei centri antiviolenza in relazione soprattutto alle disponibilità logistiche e di personale nel periodo di emergenza sanitaria.
Tutte le strutture operanti e autorizzate dalla Regione hanno dato la piena disponibilità, alcune per l’intera giornata, a garantire i servizi di assistenza, a conferma del valore di pubblica utilità del servizio stesso e del senso di “responsabilità sociale” in capo ai tanti operatori che ogni giorno operano.
L’elenco dei centri antiviolenza e le relative disponibilità sono consultabili all’indirizzo: http://www.abruzzosociale.it/site/main/post/186.