Coronavirus L’Aquila: De Blasis, cardiologa aquilana e consigliere comunale della Lega, su Facebook. “Una tuta e una mascherina per una settimana intera. State a casa”.
“Non abbraccio i miei bambini da giorni, non vedo i miei genitori da giorni. Spesso non abbiamo i presidi di protezione giornalieri, ma una mascherina e una tuta devono bastarci per una settimana; i posti in ospedale non sono infiniti e l’epidemia è ancora in una fase di ascesa che non sappiamo quanto durerà”. È questa la testimonianza che si legge su Facebook di un medico aquilano, Elisabetta De Blasis, in prima linea nel reparto di Cardiologia dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila.
La dottoressa, originaria della Marsica, ma ormai aquilana di adozione, è consigliere comunale della Lega nel capoluogo di regione. La De Blasis torna a denunciare le criticità più volte segnalate dagli operatori sanitari per la cronica carenza di dispositivi di protezione individuale, in particolare mascherine.
“È una situazione che mette a rischio l’incolumità degli stessi medici e degli infermieri che ogni giorno entrano in ospedale per portare avanti una missione che diventa sempre più difficile, man mano che i casi di contagio aumentano”. E in merito all’azione del Governo Conte bis, De Blasis sottolinea come “l’Esecutivo sapeva tutto da settimane prima che scoppiasse l’epidemia a Codogno e si è impegnato a minimizzare con ogni mezzo la situazione, compresi sollecitare aperitivi a Milano, baci e abbracci con i cinesi e incentivo a frequentare i ristoranti cinesi. Ora abbiamo una pandemia da gestire con migliaia di morti, migliaia di persone che lottano tra la vita e la morte, migliaia di sanitari infettati durante il loro prezioso lavoro. Mi rivolgo a tutte le persone che dopo due settimane di reclusione sono diventate ‘leoni in gabbia’, vi scrivo da medico: questo virus è altamente contagioso e del suo comportamento sappiamo ancora poco e niente. Può colpire anche giovani e bambini, oltre che anziani. Ogni volta che entro in ospedale ho paura perché potrei venire in contatto con il Covid 19 magari senza avere sintomi e trasmetterlo ai miei cari. Possiamo contare solo sulla prevenzione e cioè stare a casa il più possibile!”.