Nuovo ospedale a Chieti: di nuovo all’attacco il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo sostenuto dal gruppo consiliare e dagli assessori sul Project financing per il nosocomio.
Il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo, il gruppo consiliare e assessori di Forza Italia del Comune di Cheti e il consigliere provinciale Emiliano Vitale, hanno tenunto una conferenza stampa sul tema: “Project financing, gli atti certificano come nessuno lo vuole, persi 58 mesi per rincorrere inutilmente il capriccio dalfonsiano”.
Di seguito il comunicato stampa
“Sulla vicenda del Project financing continua la telenovela iniziata nell’aprile 2014 da parte di questo Governo regionale e che oggi si arricchisce di un ulteriore tassello che rende ancora più grottesca ed evidente la forzatura del Presidente D’Alfonso, il quale pretende in tutte le maniere dalla Asl di Chieti di arrivare alla definizione e all’avvio dell’opera”. Questa la denuncia sollevata dal consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo durante la conferenza stampa di questa mattina, affiancato dal capogruppo consiliare di Forza Italia del Comune di Chieti Marco D’Ingiullo e dal consigliere comunale e provinciale Emiliano Vitale. “Ricordiamo come la Giunta regionale – prosegue Febbo – con Delibera 495 del 9 luglio ha dichiarato ammissibile la proposta dal raggruppamento Maltauro e affida alla Asl di Chieti di svolgere le procedure per realizzare l’opera. Delibera da me prontamente denunciata il 23 luglio alle Procure di Chieti, Pescara e L’Aquila, alla Corte dei Conti e all’Anac poiché l’iter seguito era ed è totalmente illegittimo in quanto la procedura della Pubblica utilità del Project doveva essere dichiarata dalla Asl e non dalla Regione come invece è stato fatto. In tutta questa vicenda, intravedo un probabile danno erariale nei confronti della Regione Abruzzo che potrebbe essere chiamata a risarcire i danni. Inoltre questa Dgr è viziata anche da dichiarazioni mendaci nelle quali manca il parere favorevole da parte del Direttore del Dipartimento Sanità Dr. Angelo Muraglia. Stessa contestazione si ripete anche per la Dgr 540 del 29.09.3027. A questo punto è opportuno chiedersi il perché in due delibere che riguardano un’opera così rilevante manchino pareri favorevoli importanti e imprescindibili come quello del responsabile del dipartimento della Salute della Regione Abruzzo. Mentre – continua Febbo – negli ultimi recenti atti approvati, vediamo come la Asl di Chieti Lanciano Vasto recepisca la Dgr numero 495 con la determina numero 940 del 3 agosto. Delibera particolarmente significativa ed esplicativa proprio sull’accelerare i tempi per l’approvazione del Project avendo già la stessa Asl rigettato il Progetto. Infatti, nella Dgr 495 non viene innanzitutto indicato il Rup, ossia il responsabile della procedura, mentre invece vengono incaricati due diverse figure, la prima è l’UOC-IPM per indire conferenza di servizio istruttorio e l’altra è quella del Direttore amministrativo che deve coordinare una serie di procedure. Il primo incaricato è Filippo Manci (Uoc-imp) che aveva già espresso parere sfavorevole al progetto e per questo allontanato e chiamato a ricoprire altro ruolo, mentre l’altra figura è Tiziana Petrella, direttore amministrativo. E’ bene evidenziare però che proprio il Direttore amministrativo, proveniente a comando dalla Asl di Pescara, già nel mese di giugno con propria delibera (numero 631 del 11 giugno) assegnava la Uoc Gestione Approvvigionamenti Beni e Servizi ad una figura che “non possa essere gestita ad interim”. Con successivo atto (numero 850 del 2 agosto) iniziava la procedura di rientro della dottoressa Petrella presso la ASL di Pescara che si concludeva con la presa d’atto e con le contestuali dimissioni (atto numero 1044 del 31 agosto). Quindi i vertici della Asl di Chieti erano a conoscenza che la dottoressa Petrella sarebbe rientrata presso la ASL di Pescara ma le hanno ugualmente conferito l’incarico. Una contraddizione nei fatti: viene incaricata una persona quando è in procinto di lasciare il proprio ruolo. Ad oggi la ASL di Chieti non ha ancora provveduto alla nomina del nuovo Direttore il quale, prima di avventurarsi nell’accettare un incarico di tale portata, avrà sicuramente necessità di tempi medio lunghi per una valutazione opportuna. Invece, il Rup ancora non viene nominato e non ci risultano professionalità diverse e qualificate che possano sostituire l’ing. Manci. È del tutto evidente che siamo di fronte ad un pasticcio creato ad arte, ad una forzatura amministrativa dettato dalla fretta di chiudere il prima possibile un procedimento di Project financing che non doveva neppure iniziare.
Nonostante questo caos, determinato da chi si è accanito in questi anni portando avanti questo progetto del nuovo ospedale di Chieti, l’urgenza di costruire un nuovo nosocomio non sembra però esserci. L’urgenza millantata viene definitivamente smentita dai 52 mesi passati inutilmente; ciò che rimane è il mancato dei lavori e sul tavolo la proposta avanzata da un altro raggruppamento di imprese che prevede l’intervento antisismico esclusivo solo sulle due palazzine interessate e la manutenzione di un parcheggio che tutti sentono la necessità di realizzare subito”.
Il servizio del Tg8