Coronavirus Abruzzo: Nunzio Marcelli, presidente dell’Arpo, si appella ai consumatori per sostenere l’economia locale, piegata dall’emergenza sanitaria. “Conumiamo prodotti locali per garantire sostentamento ai produttori della nostra regione”.
Ci sono aziende che, nonostante il distanziamento sociale imposto dai decreti governativi per interrompere la circolazione del Covid 19, non possono fermare la produzione. È il caso di quelle che afferiscono al settore della pastorizia: le pecore infatti non si fermano e i derivati degli allevamenti ovini, che prima rifornivano la ristorazione, restano invenduti, facendo lievitare i costi delle aziende. I prodotti locali delle filiere corte e a km zero vengono spesso ignorati dalla grande distribuzione che continua a rifornire molte famiglie, alimentando catene lunghe di forniture che incrementano i contatti con le aree ad alto contagio.
“Dopo aver lasciato che i nostri pascoli fossero predati da società che hanno sottratto i terreni e munto i soldi dei contributi europei, oggi siamo due volte penalizzati, perché quelle stesse società, che non hanno mai avuto animali né produzioni, oggi non hanno il problema del prodotto invenduto”, denuncia Nunzio Marcelli, presidente dell’Arpo, l’associazione regionale dei produttori ovocaprini.
“Hanno incassato i fondi europei, svuotato il territorio e lasciato dietro il deserto. Il Governo con il decreto emergenza obbliga la pubblica amministrazione a procedere con tutti i pagamenti: ma in Regione chi doveva avere i danni da cinghiali non ha incassato nulla, e a livello nazionale l’AGEA fa grandi proclami, ma i soldi non arrivano mai, neanche in piena emergenza. È questo il virus che ci sta uccidendo”.
L’isolamento sociale continuerà fin dopo Pasqua e i tanti agnelli che rimarranno negli ovili faranno aumentare i costi delle piccole aziende, che si troveranno ad accusare un altro ulteriore colpo. Da Anversa degli Abruzzi il presidente dell’Arpo lancia il suo appello ai cittadini perché si impegnino a consumare merce locale per sostenere l’economia del territorio, sottolineando inoltre la possibilità di ordinare anche sul web i prodotti locali per le consegne a domicilio.
Il servizio del Tg8