Due petizioni sostituiranno momentaneamente il referendum per la rimodulazione dei confini del Parco nazionale del Gran Sasso e delle zone del Sito di interesse comunitario promosso dal Comitato promotore del referendum consultivo Gran Sasso.
Il contenuto delle due petizioni ricalca in grandi linee i temi portanti dei due quesiti referendari. Un cambio di rotta, seppure temporaneo come spiegano i promotori, reso necessario a causa dei ritardi della nomina del Comitato dei garanti per esaminare l’ammissibilità dei quesiti,e che non permetterebbe di indire il referendum prima dell’autunno del 2018. Da statuto, le figure da nominare nel comitato sono tre, il segretario generale, il difensore civico e il giudice indicato nel presidente del tribunale.
Il Csm, nel novembre 2015, si oppose per incompatibilità alla nomina del presidente del Tribunale nella commissione, un errore corretto nello Statuto comunale soltanto ad agosto: ora si può dunque ripartire.
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