Maturità 2020: i docenti tornano a scuola, si riunisce la Commissione d’esame

Oggi, lunedì 15 giugno la scuola torna in presenza con gli esami di maturità. A distanza di circa quattro mesi dall’inizio della pandemia da Coronavirus, i docenti tornano a scuola per riunire le commissioni d’esame. Da mercoledì 17, dopo che i docenti avranno espletato le incombenze preliminari, i maturandi saranno chiamati a tenere l’unica prova orale prevista per quest’anno scolastico.

Cosa faranno le commissioni? La commissione dovrà procedere con l’estrazione della classe e della lettera dei cognomi di chi farà per primo l’esame e quindi stilare il calendario dei colloqui, massimo cinque per giornata.  I colloqui dureranno circa 60 minuti, scanditi da 5 fasi:

presentazione di un elaborato da parte dello studente, consegnato per email entro il 13 giugno, che riguarda le discipline della seconda prova scritta;
analisi di un testo di letteratura italiana tra quelli studiati nel corso dell’anno in sostituzione della prima prova scritta;
discussione multidisciplinare sui materiali predisposti dalla commissione;
relazione sulle esperienze vissute dallo studente durante il tirocinio dei Pcto (‘Percorsi per Competenze trasversali e l’orientamento’ ex alternanza scuola-lavoro)
quesiti su Cittadinanza e Costituzione
Anche i crediti saranno diversi rispetto al passato: maggior peso al percorso scolastico, fino a 60 crediti, e fino a 40 al colloquio orale.

Per garantire la sicurezza ciascun componente della commissione convocato e studente dovrà dichiarare:

l’assenza di sintomatologia respiratoria o di febbre superiore a 37.5°C nel giorno di avvio delle procedure d’esame e nei tre giorni precedenti;
di non essere stato in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni;
di non essere stato a contatto con persone positive, per quanto di loro conoscenza, negli ultimi 14 giorni. Nel caso in cui per il componente della commissione sussista una delle condizioni sopra riportate, lo stesso dovrà essere sostituito secondo le norme generali vigenti; nel caso in cui la sintomatologia respiratoria o febbrile si manifesti successivamente al conferimento dell’incarico, il commissario non dovrà presentarsi per l’effettuazione dell’esame, comunicando tempestivamente la condizione al Presidente della commissione al fine di avviare le procedute di sostituzione nelle forme previste dall’ordinanza ministeriale ovvero dalle norme generali vigenti.
La convocazione dei candidati, secondo un calendario e una scansione oraria predefinita, è uno strumento organizzativo utile al fine della sostenibilità e della prevenzione di assembramenti di persone in attesa fuori dei locali scolastici, consentendo la presenza per il tempo minimo necessario come specificamente indicato di seguito.

Il calendario di convocazione dovrà essere comunicato preventivamente sul sito della scuola e con mail al candidato tramite registro elettronico con verifica telefonica dell’avvenuta ricezione.

Il candidato, qualora necessario, potrà richiedere alla scuola il rilascio di un documento che attesti la convocazione e che gli dia, in caso di assembramento, precedenza di accesso ai mezzi pubblici per il giorno dell’esame. Al fine di evitare ogni possibilità di assembramento il candidato dovrà presentarsi a scuola 15 minuti prima dell’orario di convocazione previsto e dovrà lasciare l’edificio scolastico subito dopo l’espletamento della prova.

Il candidato potrà essere accompagnato da una persona. Tutti all’interno degli edifici scolastici dovranno mantenere una distanza di almeno due metri l’uno dall’altro: i commissari dovranno indossare sempre la mascherina, i maturandi, invece, potranno abbassarle durante il colloquio vero e proprio rimanendo a due metri di distanza dai commissari. All’ingresso della scuola non è necessaria, sebbene sia possibile, la rilevazione della temperatura corporea.

 

Fabio Lussoso: