Cialente chiede regole più serie sulla ricostruzione “Il decreto Enti territoriali non è sufficiente vogliamo regole più serie perché c’è tanta strada da fare”.
È arrivata dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, davanti al capo dello Stato, Sergio Mattarella, la proposta di una nuova norma sulla ricostruzione post-terremoto del capoluogo. Una nuova legge a una manciata di mesi dall’approvazione dell’ultima, avvenuta lo scorso 5 agosto.
Un appello supportato subito dal procuratore della Repubblica, Fausto Cardella, sostenitore di una normativa più severa, specialmente per i lavori di ricostruzione privata, milionari e che vengono affidati direttamente, con forzature e abusi più o meno leciti e che difficilmente possono essere perseguiti.
“Si è in attesa di nuove forme legislative con regole precise per limitare l’azione della magistratura a pochi casi”, ha detto il procuratore a Mattarella. E tra i relatori c’era anche Giovanni Legnini, oggi vice presidente del Consiglio superiore della magistratura ma prima sottosegretario all’Economia con delega alla Ricostruzione e autore della “bozza” con norme molto più aspre rimpianta spesso da Cardella in occasione di uscite pubbliche. ” Alla necessità di ricostruire deve aggiungersi il contrasto alla criminalità organizzata e alle pratiche truffaldine – ha detto – Un obiettivo raggiungibile, perché le comunità sono sane, seppur non immuni a vicende negative prontamente fatte emergere”.