A Montesilvano una bomba carta è esplosa ieri sera in via D’Agnese. Paura tra i residenti.
Erano circa le 23,30 di ieri sera, quando a Montesilvano un forte boato ha rotto il silenzio di questi giorni di isolamento sociale per l’emergenza sanitaria da Covid 19. A esplodere è stata una bomba carta i cui resti sono stati rinvenuti in via D’Agnese, zona centrale di Montesilvano, nei pressi dell’Istituto tecnico Alessandrini. Il boato è stato avvertito nel raggio di diversi chilometri, fino a Santa Filomena e Marina di Città Sant’Angelo, secondo quanto raccontato dai cittadini allarmati, che hanno affollato i social con i loro post alla ricerca di informazioni utili sull’accaduto.
Stando alle prime informazioni, la bomba carta sarebbe stata fatta esplodere accanto all’auto della moglie di un carabiniere, facendo così convogliare le indagini su una matrice vendicativa.
Dopo l’esplosione, sul posto sono intervenute due pattuglie dei Carabinieri che hanno immediatamente transennato la zona per raccogliere elementi utili all’indagine. Anche un’ambulanza è giunta in via D’Agnese per prestare soccorso a eventuali feriti che, fortunatamente non si sono registrati.
Sul luogo della deflagrazione sono stati rinvenuti anche un martello e un panno, presumibilmente utilizzati per rompere in modo silenziato il vetro posteriore sinistro dell’auto, oggetto di presunta intimidazione. Da una prima sommaria ricostruzione dei fatti, sembrerebbe però che qualcosa sia andato storto, tanto da scombinare i piani del bombarolo, costretto ad abbandonare martello e panno accanto alla macchina, subito dopo averne rotto il vetro: l’ordigno sarebbe infatti esploso accanto all’auto, danneggiandone la carrozzeria con l’onda d’urto e costringendo il malintenzionato a darsi a una fuga precipitosa in bici, come raccontato da alcuni testimoni che subito dopo il boato, avrebbero visto un uomo fuggire in bicicletta.
Oltre all’auto della moglie del carabiniere, un’altra macchina è stata danneggiata dall’esplosione avvenuta nel parcheggio di via D’Agnese.
Elementi utili per risalire all’identità di chi ha commesso il gesto potrebbero arrivare dalla visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali della zona.
“La deflagrazione è stata fortissima”, ha dichiarato Marco Forconi, consigliere comunale di Montesilvano con delega alla sicurezza. “Abitando in zona, sono stato uno dei primi a intervenire sul posto e ad allertare anche il sindaco Ottavio De Martinis. Nell’aria c’era un odore chimico, il che fa pensare che la bomba carta sia stata fabbricata non con materiale pirico, altrimenti i danni sarebbero stati sicuramente maggiori”.
Intanto le indagini intanto vanno avanti e puntano a scoprire l’identità dell’uomo fuggito in bici e a capire quali siano le cause di un gesto verosimilmente intimidatorio nei confronti di un militare dell’arma dei Carabinieri.