A Tagliacozzo un 61enne è stato trovato morto nella sua casa di Roccacerro. Il decesso avvenuto un anno prima; dell’uomo si erano perse le tracce.
Da un anno di Furio Lescarini, maestro di sci del Trentino a Folgarida, ma residente a Tagliacozzo, nessuno sapeva più nulla. Figlio unico, senza figli né moglie e con genitori deceduti da tempo, il 61enne aveva insegnato spesso al Terminillo ed era soprannominato la Freccia della Salaria.
Nella sua casa di Roccacerro, frazione di Tagliacozzo a 1200 metri di altitudine, l’uomo era arrivato probabilmente l’estate scorsa, ma nessuno lo aveva visto entrare nella sua abitazione, situata in una zona isolata del paese in provincia dell’Aquila. Da un anno di lui non si avevano notizie. A denunciarne la scomparsa è stato un amico, che aveva provato più volte a contattarlo per sapere come stesse in questi tempi di emergenza sanitaria da Coronavirus.
La drammatica scoperta è stata fatta soltanto ieri, quando il corpo di Furio Lescarini è stato trovato all’interno dell’abitazione di Roccacerro dai Carabinieri di Tagliacozzo, che, recepita la denuncia dell’amico del maestro di sci, hanno sfondato la porta per entrare in casa del 61enne. Secondo una prima ricognizione cadaverica affidata al medico legale, l’uomo sarebbe morto da circa 11 mesi: a stroncarlo sarebbe stato presumibilmente un malore improvviso che lo avrebbe sorpreso in casa, senza consentirgli di chiedere aiuto, tanto che nessuno in paese si è mai accorto di nulla.
Gli accertamenti del caso sono stati affidati ai Carabinieri della compagnia di Tagliacozzo, per i quali l’uomo sarebbe arrivato in Abruzzo all’inizio dell’estate scorsa dal Trentino, dove era stato per molti anni a lavorare nel settore della montagna, come maestro di sci.
Il corpo del 61enne, ormai mummificato, è stato affidato a una ditta specializzata. La salma è stata infine trasferita all’obitorio dell’ospedale di Avezzano.
Sul caso la magistratura avezzanese ha aperto un’inchiesta e il sostituto procuratore della Repubblica, Lara Seccacini, ha disposto l’autopsia al fine di chiarire le cause della morte di Furio Lescarini, prima del nullaosta per i funerali, di cui si stanno occupando gli abitanti del paese e che, secondo quanto previsto dal decreto per l’emergenza Coronavirus, saranno celebrati in forma privata.