A Pescara il Consiglio comunale si accende sul dibattito dell’intitolazione di una strada a Norma Cossetto. Sclocco: “Discussione strumentale e fuori luogo”; D’Incecco: “Morti di serie A e B”.
La mozione relativa all’intitolazione di una strada, una piazza o una scuola a Norma Cossetto, la donna istriana uccisa nel 1943 nei pressi di una foiba quando aveva 23 anni, era stata presentata dalla Lega e votata a maggioranza dalle forze del centrodestra. Al momento del voto i consiglieri del centrosinistra e del M5s hanno lasciato l’aula.
“Non ci sembrava né il momento, visto che in queste ore c’è ancora gente che muore di coronavirus, né il luogo adatto per aprire una discussione strumentale”, ha sottolineato Marinella Sclocco, consigliera comunale del centrosinistra. “Nessuno nega che Cossetto, violentata e uccisa barbaramente, fu una delle vittime di una guerra mondiale, ma non si possono utilizzare strumentalmente queste mozioni per dire chi ha torto e chi ha ragione rispetto a vicende storiche delicate, complesse e divisive.
Peraltro, proprio per evitare queste diatribe di tipo ideologico, nella passata consiliatura, di cui sia il sindaco che buona parte della maggioranza facevano parte, si raggiunse un accordo in base al quale non sarebbe stato il Consiglio comunale a occuparsi dell’intitolazione delle strade, ma la Commissione toponomastica che si riunisce proprio con questo scopo”.“Il consiglio comunale ha delle regole”, ha replicato Vincenzo D’Incecco, capogruppo della Lega. “Si possono presentare delle mozioni e questa mozione, che era stata presentata a febbraio, dunque prima dell’emergenza, è andata in discussione solo oggi. Nel merito parliamo di una persona insignita della medaglia d’oro valore civile dal presidente della Repubblica. Evidentemente per Pd e M5s ci sono morti di serie A e morti di serie B, ma per noi non è così e riteniamo ci siano persone che hanno il diritto di essere ricordate anche se non la pensavano come qualcun altro”.