Coronavirus Abruzzo: per l’assessore Campitelli è prematuro parlare di date per la ripartenza delle spiagge. “Per garantire la sicurezza servono le linee guida del Governo”.
“È prematuro parlare di una data per la riapertura della stagione balneare se il Governo non indica le linee per la gestione delle spiagge in questa fase di emergenza sanitaria”, dichiara l’assessore regionale al demanio marittimo, Nicola Campitelli. “Al di là delle ordinanze che hanno consentito ai balneatori la manutenzione dei loro stabilimenti, abbiamo lavorato come sistema Regione a un documento nazionale, con punti che riteniamo fondamentali per la ripartenza e per il futuro turistico. Anzitutto abbiamo chiesto per la salute dei cittadini quale deve essere lo spazio organizzabile in concessione e quindi per ipotizzare il numero degli ombrelloni che potranno essere aperti.
Abbiamo chiesto risorse economiche e personale per la sorveglianza delle spiagge libere. Difficile immaginare che alcune amministrazioni, dove insistono spiagge lunghe e inaccessibili, penso alla zona del Turchino, alle quali si accede dalla statale, possano esercitare un controllo rigoroso e severo; quello delle spiagge libere sarà anche il vero nodo da sciogliere. Senza contare che, a fronte di una stagione chiaramente compromessa, è necessario l’annullamento del canone concessorio o almeno una riduzione al 50 per cento”.
Nel documento si chiede anche l’applicazione della Legge Centinaio che estende a 15 anni le concessioni demaniali marittime.
“Come Regione Abruzzo siamo a buon punto: abbiamo inviato la seconda circolare a tutte le amministrazioni costiere e il 70 per cento delle concessioni sono state asseverate ai Comuni”, ha aggiunto l’assessore Campitelli. “Attendiamo risposte dal Governo; senza queste non sono possibili fughe in avanti”.