Dal ministro Bonafede arrivano rassicurazioni circa lo svolgimento del processo del prossimo 10 luglio per il disastro dell’Hotel Rigopiano. Il ministro della giustizia risponde al legale delle vittime, fornendo garanzie.
“Sarà posto in essere quanto necessario per consentire il corretto svolgimento delle attività processuali”: è quanto si legge nella lettera inviata dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, tramite il proprio capo di Gabinetto, al presidente del tribunale di Pescara e all’avvocato Romolo Reboa che assiste un superstite e i familiari di alcune delle 29 vittime del disastro dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara). A renderlo noto è lo stesso legale, il quale, in una precedente missiva in seguito al rinvio dovuto all’emergenza sanitaria, aveva chiesto di adottare tutte le misure necessarie per assicurare la celebrazione della prossima udienza preliminare del processo, in programma il 10 luglio 2020.
“La lettera del ministro Bonafede è la dimostrazione che, se vi è la volontà politica, in Italia è possibile muovere qualcosa”, ha commentato il legale Romolo Reboa. “Ora attendo di conoscere la posizione del sindaco di Pescara, dato che, se il presidente Bozza riterrà che non è possibile risolvere il problema allestendo l’aula magna ‘Emilio Alessandrini’, credo che gli spazi comunali siano la soluzione a basso costo più adeguata”.