I Carabinieri di Chieti hanno arrestato un 39enne di Atri, accusato di maltrattamenti in famiglia: al culmine di una lite, aveva tentato di strangolare il figlio 12enne della compagna.
Nel primo pomeriggio di ieri, venerdì 15 maggio 2020, i Carabinieri di Chieti sono intervenuti per una lite in famiglia, trovando nella casa segnalata un uomo seduto nel patio. All’interno dell’abitazione i militari si sono imbattuti in una donna ancora visibilmente agitata, mentre al piano superiore dell’appartamento quattro bambini, che avevano un’età compresa tra i 4 e i 12 anni, si rifiutavano di scendere perché in preda allo spavento. Singhiozzando, la donna è riuscita a raccontare che l’ex compagno e padre dei due bambini più piccoli, dopo aver bevuto aveva dato in escandescenze e le si era scagliato contro. A rimetterci però era stato il figlio maggiore, avuto da una precedente relazione, che era intervenuto a difendere la madre: il 39enne di Atri ha infatti scaraventato sul divano il 12enne e l’ha afferrato per il collo cercando di strangolarlo. Solo l’intervento della madre e del secondogenito che hanno spinto via l’uomo, ha evitato il peggio.
Sui ragazzi erano ancora evidenti i segni degli abusi, alcuni apparentemente di qualche giorno prima, tanto che i Carabinieri per vederci chiaro hanno deciso di far intervenire il 118 di Chieti che ha portato i ragazzi in ospedale per le cure del caso, mentre il 39enne è stato accompagnato in caserma.
Da più approfonditi accertamenti, sono emerse altre violenze e botte subite dai bambini nel corso dei due mesi e mezzo di lockdown, durante i quali l’uomo non aveva lavorato e si era stabilito a casa dell’ex compagna e madre dei suoi bimbi, a suo dire proprio per stare con i figli. Per questo il Pm di turno, Giancarlo Ciani, ha disposto l’immediato arresto dell’uomo per maltrattamenti in famiglia e la sua traduzione nel carcere di Madonna del Freddo.