Bussi: il consigliere Pd Blasioli chiede al presidente del consiglio regionale Sospiri di convocare la Commissione d’inchiesta sulla discarica di Bussi. Blasioli: “Urgente capire cosa vuole fare Ministero Ambiente”.
Il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli ha chiesto al presidente del Consiglio Lorenzo Sospiri di convocare la Commissione d’inchiesta su Bussi. La missiva è stata inviata oggi. La Commissione non è stata più convocata dopo le dimissioni di Giovanni Legnini nello scorso febbraio e a causa della pandemia di coronavirus.
Secondo Antonio Blasioli c’è l’urgenza , “anche alla luce di importanti decisioni che il Ministero dell’Ambiente starebbe assumendo e che leggiamo dagli organi di stampa e in conseguenza del fatto che l’audizione dello stesso Ministero era già stata chiesta dei commissari. Alla luce di tutto ciò la invito pertanto a procedere quanto prima la convocazione della seduta per poter concludere il proficuo ed efficace lavoro di indagine portata avanti In questi mesi. La delicata questione della discarica di Bussi avuto un impulso determinante nei lavori della commissione e deve continuare ad essere approfondita e attenzionata dai commissari, ciascuno capace di individuare le questioni degne di approfondimenti di valutazione anche al fine di comprendere meglio le decisioni assunte dal ministero e quelle che starebbe per assumere”.
“Il ministero dell’Ambiente ha detto ad Edison ‘potete presentare un progetto alternativo entro trenta giorni’, in merito alla bonifica della megadiscarica di Bussi sul Tirino. Se non lo fate, lo faremo noi, in danno a voi. Ma questo è assurdo. Quando abbiamo chiesto al ministero su quale progetto vi baserete per fare i lavori, ci è stato risposto ‘sul progetto esistente’, ossia quello dell’ex Commissario’, quello che il ministero ha annullato”. Lo ha affermato il sindaco di Bussi Salvatore Lagatta, a margine dell’incontro odierno con il presidente della Regione Marsilio, riferendosi all’annunciato annullamento del bando di gara che aveva assegnato i lavori di bonifica per 50 mln ad una ditta che aspettava di fatto solo la firma del contratto per iniziare i lavori. “Il Ministero ci aveva sempre detto che quel progetto non è integrabile, mentre ora ci hanno risposto ‘no no, si può integrare’ e qui non riusciamo a capire veramente qual è l’intento del ministero se non quello di seguire Edison nei suoi passi e i suoi passi sono quelli di fare un tombamento o una messa in sicurezza permanente e non fare la bonifica totale. Del resto Edison questa cosa l’ha detta sempre e scritta anche nell’ultimo ricorso al Tar: per quale motivo dobbiamo spostare i rifiuti da dove sono e poi andare a fare una discarica da un’altra zona? È chiaro l’intento: non vogliono fare la bonifica”.