Scuole sicure: a Chieti 40 telecamere contro spaccio droga.
Il Comune di Chieti ha ottenuto un contributo di 29.650,34 euro finalizzato all’acquisto di sistemi di videosorveglianza nelle aree limitrofe ai plessi scolastici, all’intensificazione dei controlli da parte della Polizia Municipale nelle aree pertinenti le scuole secondarie di primo e secondo grado, nonché ad iniziative formative inerenti la prevenzione e il contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto ”Scuole Sicure 2020-2021 – Attività di prevenzione e contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi degli istituti scolastici”, approvato dal Ministero dell’Interno e finanziato nell’ambito del Fondo per la Sicurezza Urbana. Il Comune di Chieti con il contributo acquisterà 40 telecamere fisse e 7 sistemi di controllo e archiviazione delle immagini da installare nei pressi delle scuole secondarie di II grado e nei luoghi di maggiore aggregazione dei giovani.
”Scuole sicure è un insieme di azioni concrete per dire no alla droga – dice il sindaco, Umberto Di Primio -. In tale ottica ho voluto personalmente perorare, in sede di Comitato per la Sicurezza e l’Ordine pubblico, la bontà del progetto. Ringrazio il signor Prefetto e i rappresentanti delle forze dell’ordine presenti in Comitato per il supporto tecnico e per aver validato il progetto. Grazie anche alla Polizia Municipale, che ha lavorato sull’iniziativa – aggiunge Di Primio – avremo a disposizione della nostra comunità più risorse e strumenti utili a contrastare il fenomeno dello spaccio di stupefacenti in ambienti da tutelare in modo prioritario. L’iniziativa rafforza, inoltre, la collaborazione tra istituzioni scolastiche e Amministrazione comunale per potenziare il controllo e il monitoraggio del territorio. Verranno istallate telecamere in più punti della città, che saranno messe in rete con quelle già esistenti, per incrementare la sorveglianza sul territorio”.
Le iniziative formative declinate in campagne educative, saranno prevalentemente rivolte agli studenti del primo biennio degli istituti secondari di II grado. Le azioni di contrasto, invece, saranno rivolte agli studenti del secondo biennio e dell’ultimo anno attraverso il ricorso a sistemi di videosorveglianza.