L’assurdo intervento sul fosso nell’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano”. Il WWF: «Bene il riconoscere l’errore e il voler tornare indietro». Ora completare la pista ciclabile in maniera sostenibile, riparando e compensando il danno.
Il WWF prende atto positivamente della decisione annunciata dal Comune di Pineto di procedere alla demolizione di quanto realizzato nel fosso alle porte del Giardino della Torre di Cerrano nel tratto in lavorazione della Ciclovia Adriatica.
Come era stato segnalato dal WWF appena aveva avuto modo di verificarlo, l’intervento non è assolutamente adatto al luogo e le modalità di realizzazione hanno finito per compromettere un fosso che è segnalato, proprio dall’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” per la presenza del rospo smeraldino.
Il riconoscere l’errore fatto e la volontà di tornare indietro è sicuramente un atto importante, anche se andrà verificato come sia stato possibile arrivare a tanto all’interno di un’area protetta e se l’intervento sia stato realizzato come era stato progettato e autorizzato, considerato che lo stesso è stato sottoposto a valutazione di incidenza ambientale.
Ora attendiamo l’atto ufficiale da parte del Comune per la demolizione e a seguire la ripresa dei lavori per completare la pista ciclabile che è un intervento importante per la mobilità sostenibile e per l’offerta turistica.
Sul tipo di intervento alternativo da fare sarebbe utile che si aprisse un confronto preventivo, così come sarà necessario mettere in atto tutte le possibili misure compensative per cercare in qualche modo di recuperare il danno che è stato comunque arrecato alla popolazione di rospo smeraldino proprio nella fase di avvio della stagione riproduttiva.
Come WWF siamo disponibili a fornire il nostro supporto e invitiamo il Presidente dell’Area Marina Protetta, cui va riconosciuto il merito di essersi subito attivato non appena contattato, a farsi promotore di tale confronto.