Terremoto Abruzzo: il commissario Legnini chiede norme urgenti per la ricostruzione. Su 2.613 interventi per la ricostruzione pubblica, completati solo 28.
“Il centro Italia colpito dal sisma del 2016 affronta una doppia gravissima emergenza”, ha dichiarato il commissario per la ricostruzione Giovanni Legmnini. “Abbiamo migliaia di opere pubbliche da realizzare, le procedure sono lentissime e lo stato di attuazione è molto basso. Le norme per accelerare la ricostruzione pubblica sono urgentissime. Se non le facciamo ora, quando?”
Il commissario Legnini torna a chiedere alla Camera, ascoltato dalla Commissione ambiente sul Decreto Rilancio, nuove norme di semplificazione per la realizzazione delle opere pubbliche. Su 2.613 interventi programmati di ricostruzione pubblica, dopo quattro anni dal sisma ne sono stati portati a compimento soltanto 28, come si evince dai dati pubblicati da Invitalia.
“Dobbiamo trovare un nuovo equilibrio tra la necessaria semplificazione e il doveroso controllo di legalità, ma occorre assolutamente fare qualcosa, perché altrimenti la ricostruzione di scuole, chiese, cimiteri, municipi, gli interventi per affrontare il dissesto idrogeologico, rischiano di vedere la luce tra anni, quando rischia di essere troppo tardi”, ha aggiunto Legnini.
Il commissario per la ricostruzione ha nuovamente chiesto norme di applicazione generalizzata della procedura negoziata alle opere sotto soglia comunitaria e l’attribuzione di poteri speciali al commissario, delegabili ai presidenti di Regione e ai sindaci, “non generalizzati ma eccezionali, utili per sbloccare le opere incagliate e le procedure più complesse e critiche”, ha evidenziato.
Tra le misure sollecitate dal commissario anche la stabilizzazione del personale occupato nella ricostruzione tra i Comuni e gli Uffici speciali, la proroga dei contratti in corso e nuove assunzioni di personale tecnico.
Legnini ha anche evidenziato la necessità di “una norma di collegamento del Sismabonus e dell’Ecobonus con il contributo previsto per la ricostruzione privata nel cratere, oltre a un Sismabonus specifico per il cratere con soglie di spesa maggiorate che possano essere utilizzate, almeno per il danno lieve, in alternativa al contributo per la ricostruzione delle abitazioni.
“Una misura articolata in questo senso sarebbe la più forte semplificazione possibile per la ricostruzione”, ha dichiarato ancora Legnini. “Voglio rivolgere un appello vero a tutti. Vediamo lo sforzo enorme che stanno facendo il Governo e il Parlamento per far fronte alla crisi che si è aperta dopo il coronavirus. Ricordiamoci che questi territori ne hanno avute due di emergenze e a questi cittadini dobbiamo dare delle risposte in tempi brevi, trovando gli strumenti giusti per intervenire”.