Dopo l’aggressione omofoba dei giorni scorsi, finita sulle cronache nazionali, il comitato provinciale dell’ANPI di Pescara propone una copertura legale gratuita contro ogni forma di discriminazione. “Inquietante arretramento culturale e civico”.
Nell’abbrutimento del confronto politico degli ultimi anni è da rintracciare l’inquietante arretramento culturale e civico che sempre più spesso genera episodi di intolleranza verso ogni forma di diversità e di dissenso rispetto al sentire comune dominante. È questa l’analisi dell’Anpi, l’associazione nazionale partigiani d’Italia, relativamente all’aggressione omofoba registrata nei giorni scorsi a Pescara, finita sotto i riflettori delle cronache nazionali e in queste ore al centro del dibattito politico cittadino, mentre sul piano nazionale approderà in Parlamento nei prossimi giorni il disegno di legge del deputato Pd Alessandro Zan contro l’omotransfobia, che amplia il concetto di discriminazione con le categorie di genere, orientamento sessuale o identità di genere in relazione ai reati di odio puniti dal codice penale.
Ripsetto, tolleranza e civiltà per l’Anpi sono i garanti della democrazia ed è per questo che il comitato provinciale pescarese dell’associazione nazionale, intitolata a Ettore Troilo, ha deciso di mettere a disposizione delle vittime di violenza, riconducibile a qualsiasi forma discriminatoria, le proprie strutture legali in modo gratuito.
Di seguito la nota ANPI – comitato provinciale “Ettore Troilo” Pescara:
L’inquietante arretramento culturale e civico, in atto da qualche anno e sospinto dall’abbrutimento del confronto politico, sta portando in dote una pericolosa forma di intolleranza nei confronti di tutto ciò che rappresenta una diversità o una forma di dissenso rispetto all’attuale “sentire comune” dominante. Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito a un preoccupante aumento degli episodi di violenza marcatamente razzista, sessista e omofoba, palesemente contrari al dettato dell’art. 2 della Costituzione e al principio di uguaglianza sancito nel successivo art. 3: neppure Pescara è stata esente da queste forme di violenza, come dimostrano i fatti accaduti nell’ultima decade.
Siamo convinti che non si tratti di bravate né di un modo di vincere la noia, perché le aggressioni sono spesso accompagnate da commenti che “spiegano” il perché della violenza: e siamo altresì convinti che associazioni, istituzioni e partiti debbano tutti fare la loro parte, condannando senza se e senza ma ogni forma di discriminazione, anche quando queste vengono spacciate come una difesa della libertà (ovviamente in negazione dell’altrui). Bisogna prendere coscienza che chiunque calpesti il suolo della Repubblica Italiana debba godere dei diritti costituzionali e che i principi di rispetto, tolleranza e civiltà debbano essere i garanti della nostra democrazia.
L’ANPI Pescara farà la sua parte in ottemperanza al dettato e allo spirito costituzionale, mettendo a disposizione di quanti dovessero essere vittime di violenza riconducibile a qualsiasi forma discriminatoria le sue strutture legali gratuitamente.
È un modo per marcare la differenza che ci separa da chi ritiene che la Costituzione sia cosa superata, è un modo per combattere ogni forma di discriminazione.