Tutti assolti gli imputati del processo sulle partecipate pennesi: erano accusati di truffa aggravata e turbativa d’asta.
Tutti assolti “perché il fatto non sussiste” i quattro imputati nel processo sulle partecipate pennesi. Erano finiti a giudizio, davanti al giudice del Tribunale monocratico di Pescara Virginia Scalera, gli imprenditori Ronaldo Acciavatti, Paride Peretti e Luciano Palma, con le accuse di truffa aggravata in concorso, e il dirigente comunale Piero Antonacci, accusato di turbativa d’asta.
La Procura contestava ad Acciavatti, Peretti e Palma, rispettivamente amministratore unico e soci della Tecnoservice srl, un indebito vantaggio patrimoniale di circa 400 mila euro. La loro società aveva un contratto di affidamento dei servizi di supporto amministrativo e rendicontazione per la distribuzione di gas e metano forniti dalla Sig, nei comuni di Penne, Collecorvino e Loreto Aprutino. Tramite la Tecnoservice – a giudizio dell’accusa – dal 2012 al 2015 i tre imprenditori avrebbero fatturato e si sarebbero fatti liquidare prestazioni che, di fatto, erano già rese alla Sig da altre società. Antonacci, invece, agendo in qualità di dirigente e responsabile dell’area tecnica e ambientale del Comune di Penne, delegato all’istruttoria della gara pubblica di selezione dei soggetti aggiudicatari del servizio di gestione dei parcheggio a pagamento senza custodia, era accusato di aver turbato “il regolare e trasparente andamento del predetto iter”.