L’associazione familiari e vittime strada è stata ammessa come parte civile al processo delle 16enni investite a Roma. L’avvocato abruzzese dell’Aifvs: “Soddisfatti, faremo sentire la nostra voce”.
L’Associazione italiana familiari e vittime della strada onlus (Aifvs) è stata ammessa come parte civile al processo sulla morte di Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann, le due 16enni investite e uccise nel dicembre 2019 in corso Francia a Roma dall’auto guidata da Pietro Genovese. Oggi si è svolta la prima udienza del processo che si svolge con rito abbreviato davanti al gup Gaspare Sturzo. L’imputato è accusato dalla Procura di omicidio stradale plurimo.
L’associazione, presieduta da Alberto Pallotti, è stata ammessa dal giudice quale parte civile, nonostante il parere sfavorevole del pm. Nel corso dell’udienza, il giudice ha respinto la richiesta, avanzata dai legali dell’imputato, relativa al rito abbreviato condizionato all’audizione di un nuovo testimone. È stato invece deciso il rito abbreviato secco. Le prossime udienze si terranno il 28 settembre, con la requisitoria del pm, il 16 e il 23 ottobre. Il 30 ottobre, a meno di un anno dall’incidente, dovrebbe esserci l’udienza finale con la sentenza da parte del gup.
Il legale dell’associazione nazionale familiari e vittime della strada onlus, l’avvocato abruzzese Walter Rapattoni, parla di “grande soddisfazione per l’ammissione dell’associazione a parte civile, cosa – sottolinea – che non era affatto scontata. Faremo sentire la nostra voce nel processo”.