Il direttore generale della Asl L’Aquila, Roberto Testa, è stato nominato commissario di Federsanità-Anci Abruzzo: “Necessaria una maggiore condivisione delle strategie di programmazione sanitaria con gli enti locali”.
Il direttore generale della Asl provinciale dell’Aquila, Roberto Testa, è stato nominato commissario della Federazione Regionale Federsanità-Anci Abruzzo: la nomina è stata formaizzata nella giornata di ieri, lunedì 20 luglio 2020, dal presidente nazionale della stessa associazione, Tiziana Frittelli. Ad affiancarlo il neo commissario, romano, in sella alla Asl provinciale dal settembre scorso, in qualità di subcommissario, Rocco Micucci, sindaco di Rapino (Chieti) e vicepresidente Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Abruzzo.
Il compito principale sarà quello di favorire un dialogo costruttivo tra le Asl, i territori e i rappresentanti degli enti locali. Federsanità-Anci è una rete di Asl e Comuni esistente da 25 anni, che ha lo scopo di creare tavoli tecnici di condivisione delle scelte sanitarie tra aziende sanitarie e parti sociali, i comuni in primis, al fine di costruire insieme una sanità sostenibile e capace di dare le giuste risposte ai cittadini.
“La recente pandemia Covid e le ricadute sociali delle scelte che la governance aziendale ha dovuto fare in condizioni di emergenza sono un esempio della necessità di una maggiore condivisione delle strategie di programmazione sanitaria con gli enti locali”, ha spiegato Roberto Testa, direttore generale della Asl L’Aquila e commissario Federsanità-Anci Abruzzo. “Alla base dell’azione di una governance di Asl vi è sempre un razionale, che, se non condiviso, rischia di produrre solo sterili polemiche politiche, laddove invece vi sono motivazioni e necessità reali. Solo il dialogo tra aziende e territorio può promuovere la costruzione di un sistema di welfare locale, dove per welfare intendo un benessere globale e un sistema sociale a misura d’uomo.
La mia recente esperienza in Abruzzo mi ha fatto capire la necessità di aprire questo dialogo non solo partecipando alla conferenza dei sindaci, ma collaborando con loro nella programmazione delle scelte, anche al fine di una responsabilizzazione di tutti gli attori, stante il fatto che le risorse della sanità non sono infinite”.