Ieri la registrazione del decreto istitutivo della Zes anche in Abruzzo. D’Alfonso (presidente commissione finanze): “Ora nuove provviste finanziarie”.
All’indomani della registrazione del decreto istitutivo della Zes (zona economica speciale), la riflessione politica si appunta sulla nuova stagione di opportunità che si apre anche per l’Abruzzo. L’istituzione dello strumento di rilancio dell’economia locale e del tessuto produttivo dei territori ricompresi in questa nuova regione geografica era già stata firmata lo scorso giugno dal ministro per il Sud e la coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, ma è con la registrazione avvenuta ieri alla Corte dei Conti che si potrà iniziare a dar corpo agli obiettivi prefissati dalla Zes.
“Il passaggio fondamentale era la registrazione alla Corte dei Conti, che testimonia la correttezza procedurale e il profilo di copertura finanziaria”, ha dichiarato Luciano D’Alfonso, senatore Pd e presidente della Commissione finanze. “Una delle misure più significative della Zes è la defiscalizzazione graduata. Accanto ci saranno anche convenienze di semplificazione amministrativa e di azzeramento dei procedimenti.
Nel mondo ci sono tremila Zes; dal 2007 si è cominciato a lavorare per portare le Zes anche in Italia e ora finalmente abbiamo una Zes anche in Abruzzo. Noi continueremo a lavorare, affinché questi strumenti aiutino le riprese delle iniziative di economia.
Dopo questo passaggio nascerà un organo tecnico di gestione delle opportunità della Zes che è incentrato sugli spazi portuali e retroportuali e sugli spazi configurati con la zonizzazione.
Il Governo del Paese, anche attraverso il recovery fund, porterà come bersaglio positivo di ulteriori provviste finanziarie gli spazi della Zes, per cui è tempo che si producano nuove iniziative, destinate a localizzarsi nelle aree della Zes. C’è il ruolo fondamentale della Regione e del Ministero, ma c’è anche un ruolo centrale da protagonisti che spetterà alle imprese. Anche i sindaci saranno convocati per essere attori di questa attività di semplificazione.
Mi auguro che tutti convergeranno nel valorizzare questa straordinaria opportunità che, dove è già stata in esercizio, ha portato grandi risultati.
Penso che di qui a dicembre dovremmo essere nella condizione di incassare i risultati e le convenienze della Zes.”
Aggiunge Daniele Marinelli, responsabile economia e lavoro del Partito Democratico abruzzese:
“Si apre una stagione di opportunità. Grazie al grande lavoro del Governo, e in particolare del Ministro Provenzano, si concretizza una grande occasione per la nostra Regione. Con la nascita della zona economica speciale, che ha quindi praticamente ultimato il suo complesso iter burocratico, si apre una stagione di importanti opportunità per l’Abruzzo, in particolare per quello che concerne la materia fiscale, con i crediti di imposta e le agevolazioni rivolte agli investimenti, e in materia amministrativa, con l’adozione di procedure di semplificazione in grado di accorciare i tempi e ridurre gli oneri burocratici per le imprese. Si realizza così un contesto estremamente favorevole ai nuovi investimenti, alla creazione di nuovi posti di lavoro e allo sviluppo economico dell’Abruzzo. L’occasione dell’istituzione della Zes è particolarmente importante poiché coincide con la stagione di investimenti del recovery plan di matrice europea, che canalizzerà oltre 200 miliardi di euro verso il nostro Paese e risorse molto significative anche verso la nostra regione, in grado di aggiungere elementi di competitività al sistema economico e produttivo, in particolare per quello che concerne il potenziamento delle infrastrutture, delle reti, della tecnologia e dell’innovazione. Il Governo aggiunge quindi un ulteriore tassello in grado di favorire per l’Abruzzo l’avvio di un percorso nuovo, virtuoso, in termini di ripresa e di sviluppo economico, anche dopo le enormi difficoltà legate all’emergenza covid. Ci auguriamo che tutti gli attori coinvolti nella filiera istituzionale, a partire dalla Regione Abruzzo, dimostrino concretamente di essere pienamente consapevoli dell’impatto di questa svolta”.
IL SERVIZIO DEL TG8