Confcommercio Chieti e Teramo si uniscono per dar vita a Confadriatica servizi e implementare i servizi rivolti alla categoria.
Confcommercio Chieti e Confcommercio Teramo siglano un patto, racchiuso nella sigla Confadriatica Servizi, per superare al meglio con iniziative condivise e professionalità un autunno che si annuncia tra i più caldi degli ultimi dieci anni. Le due Confcommercio hanno dato vita a una collaborazione, finalizzata al sostegno di una categoria stretta nella morsa dell’annosa contrazione dei consumi, acuita dalle problematiche legate alla pandemia sanitaria da Covid.
Confcommercio Chieti e Confcommercio Teramo, che rappresentano il 90% della costa abruzzese, nello specifico si adopereranno all’unisono per lanciare una serie di progetti che abbracceranno la formazione, le attività sindacali e le iniziative concrete, rivolte agli associati in virtù di una collaborazione storica tra le due associazioni, che nel corso degli anni si è intensificata grazie all’opera del presidente Giandomenico Di Sante.
“Centocinquanta anni di storia insieme ci hanno stimolato a sommare le nostre esperienze e l’ingente patrimonio umano, composto dai nostri dirigenti: ciascuna struttura prenderà il meglio dell’altra in termini di progettualità, iniziative e competenze e ci consentirà di affrontare temi quali la legalità, il sovraindebitamento e il credito, oltre a settori quali la formazione in presenza e a distanza, tradizione e innovazione, enogastronomia, turismo, attività balneari e ricettive con uno sportello di assistenza tecnica e fiscale”, ha spiegato Marisa Tiberio, consigliera nazionale e presidente provinciale Confcommercio Chieti.
“Confadriatica Servizi rappresenta la prima vera risposta al difficile momento che tutti i comparti produttivi stanno vivendo”, ha aggiunto Giammarco Giovannelli, presidente regionale Federalberghi e presidente provinciale di Confcommercio Teramo. “Dobbiamo assolutamente essere pronti a sostenere i nostri associati con le migliori professionalità nel trovare le giuste soluzioni per le impellenti necessità aziendali già emerse, ma anche per anticipare i bisogni, che oggi è più che mai indispensabile per la sopravvivenza.”