Cgil, Cisl e Uil Abruzzo spiegano le ragioni della mobilitazione nazionale del 18 settembre. “La politica è immobile. Servono aiuti concreti alle famiglie e ai lavoratori”.
In vista della giornata di mobilitazione nazionale dal titolo “Ripartire dal lavoro”, prevista per venerdì 18 settembre 2020, Cgil, Cisl e Uil spiegano le ragioni dell’iniziativa che in Abruzzo vedrà le sigle sindacali riunite a Teramo in piazza Martiri della Libertà a partire dalle ore 10 per dare una scossa all’immobilismo della politica e sollecitare un impegno concreto verso le famiglie e il mondo del lavoro.
Alla conferenza stampa di questa mattina, martedì 15 settembre 2020, convocata nella sede della Cisl a Pescara, sono intervenuti Carmine Ranieri, segretario generale della Cgil Abruzzo e Molise, Leo Malandra, segretario generale della Cisl Abruzzo e Molise, e Michele Lombardo, segretario generale della Uil Abruzzo.
“Lamentiamo innanzitutto la pochezza della politica”, ha dichiarato Leo Malandra, segretario generale della Cisl Abruzzo e Molise. “Con il Decreto Agosto sono state fatte pochissime cose e purtroppo sono più le ombre che le luci che vanno registrate.
È necessario innanzitutto dare risposte concrete al mondo del lavoro, partendo da giovani, donne, persone non autosufficienti e pensionati che attendono ancora che le istituzioni si occupino di loro, così come delle piccole e medie imprese, anche attraverso un piano di digitalizzazione che guardi al futuro. E poi c’è la scuola, che a giorni aprirà, continuando a scontare problemi atavici, ma c’è anche la sanità, che va recuperata, affrontando problemi ancora irrisolti.”“Il 18 settembre saremo a Teramo per mobilitarci contro l’immobilismo della politica, tenendo presente che il tema principale di cui discutere sarà quello del lavoro, da cui dobbiamo partire per sconfiggere socialmente ed economicamente il Covid”, ha aggiunto Michele Lombardo, segretario generale della Uil Abruzzo. “A livello regionale purtroppo continuiamo a registrare la mancanza di rapporto con questa Giunta, nonostante le numerose sollecitazioni di noi sindacati. Per questo riteniamo che venerdì 18 uno dei temi da affrontare in piazza sia proprio la riapertura di un tavolo di confronto con la Regione Abruzzo.”
“In Abruzzo abbiamo alcune vertenze emblematiche attualmente aperte, come quella della Yokohama e della Betafence, che sono segnali preoccupanti che arrivano da aziende multinazionali che macinano ancora utili, ma che vogliono andare via da questo territorio”, ha sottolineato Carmine Ranieri, segretario generale della Cgil Abruzzo e Molise. “Per non parlare della riapertura della scuola il prossimo 24 settembre tra tanti problemi ancora da risolvere, considerando anche che mancano 2500 tra docenti, personale Ata e figure tecniche.
Senza dimenticare che questo è un periodo in cui aumentano le povertà e che una famiglia su dieci registra difficoltà a comprare i libri di testo e a pagare le mense scolastiche per i propri figli.
E tuttavia è importante che l’Abruzzo, oltre a occuparsi dell’emergenza, pensi anche a una prospettiva di futuro, volgendolo sguardo alle grandi programmazioni europee.”https://www.youtube.com/watch?v=ugexTzTt3hM